GROSSETO – «Da più parti si afferma che la ripresa dell’attività della nostra azienda, potrebbe avvenire nello storico stabile di via Senese. Sarà bello riprendere il lavoro e sarebbe coinvolgente tornare nei locali dove abbiamo trascorso una parte considerevole della nostra vita». Così le Rsu elette sotto la sigla della Cgil, analizzano il momento dell’azienda Mabro e inquadrano anche i problemi di un possibile ritorno nel capannone di via Senese.
«Dobbiamo essere realisti e trasparenti nelle nostre posizioni. Oltre a ripristinare le condizioni di agibilità di locali inutilizzati da circa tre anni e procedere alla sistemazione di parti importanti, tra i quali gli impianti elettrici, i servizi igienici, e la rete fognaria, vi è il serio problema del tetto, che è realizzato con eternit, ossia con amianto – precisano -. Dovranno essere verificate attentamente le condizioni dell’eternit, visto che l’ultimo controllo risale a diversi anni prima della sospensione del lavoro. Dovranno in ogni modo effettuarsi degli interventi, viste le penetrazioni di acqua piovana presenti già prima del blocco della attività».
«La cosa che più ci sta a cuore in questo momento è tornare al nostro lavoro, ma non siamo disposte a barattarlo con la nostra salute. Tutti sanno cosa vuol dire amianto e non vogliamo sperimentarlo sulla nostra pelle – aggiungono le Rsu rappresentanti la Cgil all’interno dell’azienda -. Poiché non vogliamo passare come i soliti che non perdono occasione per creare problemi, dichiariamo sin da ora che per quanto ci riguarda la attività in quei locali potrà riprendere solo se l’eternit presente sarà eliminato o messo in assoluta, definitiva sicurezza. Lo prevede la legge, lo auspica il buon senso, lo pretende chi lavora per la tutela della propria salute».
«Ora la nostra attenzione è rivolta principalmente alla conclusione del bando e alla scelta della soluzione migliore. Confidiamo che il Commissario effettui la scelta con la stessa capacità che ha caratterizzato la sua gestione – concludono -. Ci attendiamo anche che la proroga della Cassa Integrazione venga decretata rapidamente e che l’Inps provveda al pagamento senza indugi. Per poca che sia rappresenta una risorsa fondamentale per le nostre famiglie».