FOLLONICA – Sono forti le critiche che arrivano da Follonica alla recente nomina per la presidenza del comitato di gestione del Parco delle Colline Metallifere. Critiche contenute in una nota firmata da tutta la maggioranza di centrosinistra che guida la città del Golfo ad iniziare dal sindaco Andrea Benini. Insieme al suo tra i firmatari anche Ettore Chirici di Gente di Follonica, il segretario Pd Gesuè Ariganello e il consigliere del Psi Francesco Aquino.
«A fronte di ulteriori riconoscimenti – scrivono -, premi, visite autorevoli dall’estero, il Parco è ormai in una situazione critica, a cominciare da quella economica (i contributi ministeriali sono ridotti ad una quota del tutto insufficiente, le risorse proprie sono risibili). Il suo rilancio, il rapporto con il territorio, avere prospettive certe e credibili sono gli obiettivi che gli Enti locali devono perseguire».
«Per tentare di recuperare ruolo, valore e futuro a questo straordinario Parco, ci sarebbe bisogno di un Presidente e di un Consiglio effettivi, pienamente funzionanti, magari con persone competenti, a conoscenza della complessa e ricca realtà dell’intero territorio».
«Il nuovo Statuto è fermo al Consiglio di Stato ed i tempi di approvazione non sembrano brevi, quando, invece, è urgente dare un assetto definitivo alla struttura di Direzione e gestione. Invece di nuovo una nomina “provvisoria” quella di Lidia Bai».
«Riteniamo questa scelta sbagliata nel contenuto, perché un anno di ulteriore provvisorietà è troppo e configura una sostanziale sottovalutazione dei problemi e rinvia troppo in là gli assetti certi ed utili. Nel merito, perché non c’è una vera discussione sul rilancio e sul rinnovo del progetto del parco che avrebbe necessità di coinvolgimento degli enti e delle istituzioni competenti. Nel metodo, perché la nomina del Presidente da parte del Ministero dell’Ambiente deve avvenire sentiti gli Enti Locali e così non è stato».
«Nell’affermare la contrarietà ed il dissenso profondo da quanto e da come hanno proceduto, riteniamo urgente che questo confronto si apra con e nel territorio e che la Regione Toscana si faccia promotrice di una iniziativa forte per sbloccare tutto ciò che ostacola l’approvazione del nuovo statuto del Parco e si faccia parte autorevole del confronto di merito sul futuro di questa realtà, sempre più a rischio».