MONTE ARGENTARIO – Potrebbe tornare al suo posto la sbarra di accesso al mare in una delle località più note della Costa d’Argento, Cala Piccola, uno dei luoghi più incantevoli del Monte Argentario dove è localizzato un complesso residenziale, fatto di ville e di un albergo, costruito nel lontano 1969.
Una realtà dove è quasi sempre esistita una sbarra di accesso che, lo scorso anno, era stata rialzata a seguito di un’ordinanza del sindaco di Monte Argentario, Arturo Cerulli, che aveva intimato l’apertura per pubblica utilità delle due sbarre messe su “via della Cala”, una strada vicinale la cui manutenzione è appannaggio da sempre del consorzio dei proprietari del complesso. Ma i giudici del Tar di Firenze, hanno accolto il ricorso del consorzio di Calapiccola e della Calapiccola spa, proprietaria dell’albergo, condannando il Comune di Monte Argentario al pagamento delle sole spese di una perizia che i giudici avevano richiesto per capire meglio come fosse la situazione.
A grandi linee, il Comune argentarino aveva motivato la sua decisione col fatto che tale ”via della Cala”, tuttora esistente, fosse in realtà un naturale continuamento di “via della Scorreria”, una strada vicinale ad uso pubblico che in passato passava in quella zona. Ma il perito scelto dai giudici ha segnalato che non c’era corrispondenza tra le due strade e che, su quella attualmente esistente all’interno del consorzio, non c’erano i presupposti per un intervento a mezzo ordinanza come in realtà avvenuto.
«Il verificatore ha accertato, da un lato, la non corrispondenza tra la via vicinale “di Scorreria” e la attuale “via della Cala”, e, dall’altro, l’assenza di requisiti in fatto idonei ad attribuire alla “via della Cala” i requisiti propri della strada vicinale ad uso pubblico – hanno scritto i giudici amministrativi – il verificatore evidenzia come prima della lottizzazione vi era nella zona una strada per l’accesso al mare, probabilmente a sfondo sterrato, avente una pendenza molto più accentuata della strada attuale; tale vecchia strada era quella denominata “di Scorreria” con la quale la attuale “via della Cala” ha in comune solo il punto di partenza e di arrivo del tracciato, oltre ad intrecciarsi un vari punti, ma avendo la “via della Cala” un percorso ben più lungo. Il verificatore ha inoltre accertato che la “via della Cala” è percorribile nel periodo estivo dai non autorizzati solo a piedi e che la stessa non ha sbocco diretto sulla via pubblica. Oltre a questo – hanno aggiunto – le sbarre sono dotate di rilevatore acustico delle sirene di emergenza, che è “in grado di riconoscere il segnale emesso dalle sirene in dotazione ai veicoli adibiti a servizio di pubblica amministrazione e di soccorso”.»
Ecco il link della sentenza: www.giustizia-amministrativa.it/cdsintra/cdsintra/AmministrazionePortale/