GROSSETO – La Commissione tributaria provinciale di Grosseto accoglie il ricorso presentato dal presidente di Confagricoltura Grosseto, Antonfrancesco Vivarelli Colonna ritenendo illegittima la richiesta del pagamento dell’Imu agricola per l’anno 2014 in quanto il decreto legge numero 4 del 24 gennaio 2015 viola l’articolo 3 dello statuto del contribuente, perché le disposizioni tributarie non possono avere efficacia retroattiva e, relativamente ai tributi periodici, le modificazioni introdotte devono applicarsi solo a partire dal periodo d’imposta successivo a quello in corso alla data di entrata in vigore delle disposizioni che le prevedono.
«Questo è un grande risultato – è il commento del presidente Vivarelli Colonna – che dimostra la fondatezza delle eccezioni sempre mosse da Confagricoltura nei confronti di una imposta ingiusta e iniqua, applicata in maniera scriteriata. Un risultato che farà giurisprudenza e consentirà alle aziende che lo vorranno di fare ricorso e richiedere il rimborso della tassa versata».
Dunque Confagricoltura batte il Governo tre a zero, perché dopo aver combattuto in ogni dove l’applicazione dell’Imu agricola, ottenendone la cancellazione, aver ricorso al Tar del Lazio, che ne ha decretato l’incostituzionalità rimandandola alla Consulta, adesso ne completa la totale illegittimità in quanto contraria allo statuto del contribuente prevedendone il rimborso di quella 2014 già versata.
«Abbiamo attivato il ricorso non in via amministrativa ma in sede di contenzioso tributario – puntualizza il difensore, il dottor Silio Barzagli, dell’omonimo studio -. Vale a dire, il ricorrente, in questo caso il presidente Vivarelli Colonna, ha regolarmene pagato l’imposta, salvo poi richiederne il rimborso. Nel momento in cui l’amministrazione, in questo caso il Comune di Orbetello, il 25 giugno ha respinto la richiesta, è partito il ricorso tributario, depositato il 29 settembre 2015 e discusso il 7 dicembre 2015. Secondo l’amministrazione lagunare non esistevano pronunciamenti giurisprudenziali sulla normativa oggetto di contestazione, come vi era l’impossibilità di pronunciarsi in merito alla questione di illegittimità costituzionale».
A sgombrare il campo ci ha dunque pensato la Commissione Tributaria provinciale di Grosseto che ha ritenuto superlfuo l’esame degli ulteriori motivi ed eccezioni del ricorso, ritenendo invece sufficiente per il suo accoglimento il solo fatto che la norma è palesemente contraria allo statuto del contribuente, e di richiedere al Comune di Orbetello di procedere al rimborso della somma illegittimamente riscossa a titolo di imposta Imu sui terreni agricoli per l’anno 2014.
«Si tratta di una sentenza dalla portata nazionale – aggiunge Vivarelli Colonna – perché permetterà a tante aziende come la mia di proporre, entro 48 mesi dal versamento, istanza di rimborso ai Comuni, che possono accettare od opporre diniego in maniera palese o con il silenzio rifiuto (nessuna risposta nei 90 giorni successivi). Nel primo caso ci sono 60 giorni per ricorrere presso la Commissione tributaria di competenza (dal 1° gennaio 2016 se il valore della controversia non supera i 20.000 euro ricorre l’istituto del reclamo-mediazione), nel secondo, il ricorso può essere presentato in qualsiasi momento, purché entro il termine prescrizionale del diritto alla restituzione che, in assenza di specifiche disposizioni, è quello di dieci anni».
«Pertanto – conclude il presidente di Confagricoltura Grosseto, Antonfrancesco Vivarelli Colonna – invito con grande soddisfazione tutte le aziende interessate a rivolgersi alle nostre sedi per avviare le pratiche relative. Si tratta di tanto denaro, artatamente sottratto dalle tasche dei lavoratori della terra, che adesso, finalmente, ritorna laddove è stato prodotto».