GROSSETO – Quelle del centrosinistra potrebbero essere primarie a due. Sì perché la corsa per scegliere il candidato sindaco dello schieramento che comprende Pd, Psi, Udc, Cd e liste civiche, da quando il nome di Lorenzo Mascagni ha iniziato a circolare, può davvero essere un testa a testa tra Paolo Borghi e il consigliere comunale.
Ancora Mascagni non ha del tutto sciolto le riserve sulla sua candidatura, ma i rimuors che rimbalzano dai corridoi di via Svizzera parlano di un consenso crescente sulla sua figura e non soltanto dentro al Partito democratico. Mascagni insomma piacerebbe anche nella coalizione e in città. Una situazione quindi che potrebbe anche far convergere forze ed energie sui soli candidati Pd trasformando le primarie in una sfida Borghi Mascagni.
In attesa delle regole delle primarie che saranno ratificate dal Pd nazionale, molto probabilmente, nella giornata del 18 gennaio, il Pd grossetano si riunirà giovedì prossimo, giorno in cui è stata convocata l’Unione comunale. All’ordine del giorno non ci sono direttamente le prossime amministrative, ma è difficile che in quell’occasione non si affronti anche il tema primarie. Non è escluso infatti che il Pd apra una nuova trattativa con la “sinistra” e che nella coalizione possano entrare anche quelle forze che oggi stanno lavorando ad un progetto alternativo come per esempio Sel.
A questo punto è verosimile che le certezze sulle primarie e sulle candidature arrivino nell’ultima settimana di gennaio, quella che si apre il 25. La road map che porterà alle primarie è comunque già segnata. Si voterà domenica 6 marzo a Grosseto come negli altri comuni della Toscana. Questo significa che per il 6 febbraio i candidati saranno in campo. Di conseguenza tra le fine di gennaio e i primi giorni di febbraio ci sia la raccolta ufficiale delle firme necessarie alla partecipazione e poi la ufficializzazione delle candidature.