PORTO SANTO STEFANO – Si è conclusa quest’oggi anche per gli uomini dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Porto Santo Stefano l’operazione complessa di controllo della filiera della pesca denominata “Tallone d’Achille”.
L’attività, disposta durante le festività natalizie a livello nazionale dal Comando generale del Corpo delle Capitanerie di porto – Guardia Costiera, va così ad aggiungersi a quella regionale denominata “Undersized” conclusasi al termine dell’anno 2015 che pure ha fatto registrare importanti risultati per il contrasto alla pesca illegale lungo la costa grossetana.
Attraverso un intensa attività di monitoraggio espletata soprattutto di notte infatti, sotto il coordinamento del Centro di Controllo attività di pesca della Direzione Marittima di Livorno, incrociando i dati dei dispositivi di localizzazione satellitare fatti installare a bordo dei pescherecci (Blue box ed apparati AIS oggi ormai indispensabili per un efficace controllo dello strascico sottocosta) è stato possibile “incastrare” quei pescatori indisciplinati che in barba alle norme per la tutela della fauna e flora ittica ed in generale di tutto l’ecosistema marino esercitavano la pesca in luoghi e con attrezzi vietati.
110 controlli effettuati ai punti di sbarco e in mare per un totale di 32.000 euro di sanzioni comminate a 7 pescherecci e 4 attrezzi da pesca confiscati, mentre 91 sono stati i controlli a terra per un totale di 10.000 euro di sanzioni contestate nelle diverse fasi di commercializzazione del prodotto.
Duranti i controlli si è verificata la corretta applicazione delle norme sulle distanze minime dalla costa, sulla tipologia di attrezzi utilizzati a bordo, sull’etichettatura, sulla tracciabilità/rintracciabilità dei prodotti ittici a seguito dei nuovi regolamenti comunitari e sullo stato di conservazione del pesce prima di giungere sulle tavole del consumatore finale, con particolare riguardo a quei comportamenti illeciti configurabili come “frode in commercio”. In totale sono stati sequestrati circa 140 Kg di prodotto ittico. Questi in sintesi i risultati delle due operazioni che hanno impegnato gli equipaggi delle motovedette dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Porto Santo Stefano e le pattuglie a terra passando al setaccio le acque dell’Argentario sino a Nord di “Cala violino” ed gli esercizi commerciali nel territorio della Provincia di Grosseto.
Il Tenente di Vascello Tullio Arcangeli afferma che il risultato è positivo in quanto a seguito dei diversi incontri tenutisi con il comparto pesca c’è stata una sostanziale conferma della consapevolezza di una parte degli operatori del settore sull’importanza del rispetto delle norme a tutela dell’ecosistema marino mentre importante è stato il segnale di contrasto nei confronti di chi, ancora, è renitente e pensa furbescamente di poter eludere i controlli nonostante gli ausili tecnologici che oggi aiutano senz’altro più efficacemente le attività di vigilanza per il rispetto della legalità in mare.