GROSSETO – Non basterà la buona volontà con l’intento di accelerare, sull’assegnazione della Mabro i tempi si dilatano di nuovo. La prudenza, quindi, si fa strada nella cessione dell’azienda, anche perché la scelta non è delle più semplici da effettuare, al cospetto di piani industriali piuttosto articolati, sui quali il commissario Paolo Coscione sta studiando per giungere all’assegnazione.
Oltre alla validità del piano industriale, in ogni caso, Coscione dovrà agire con le dovute garanzie economiche in mano, anche se su questo aspetto trapela un certo ottimismo. Resta più incertezza sui tempi, invece, anche in base alle scadenze che si profilano nel mese di gennaio. Non è tanto quella del 13 a preoccupare, quando il progetto del commissario andrà in scadenza, quanto quella del 20, quando saranno gli ammortizzatori sociali dei dipendenti a venir meno. Proprio il nodo della cassa integrazione, spinge ad accelerare nell’assegnazione dell’azienda di via Senese, ma è chiaro che ogni passo dovrà essere compiuto con le necessarie garanzie e in tal senso Coscione non vuole prendere decisioni affrettate.
Per quanto riguarda le tre offerte, in ogni caso, prende corpo anche la pista estera. Non si esclude quindi che l’azienda passi in mano a imprenditori stranieri che si dovranno preoccupare del rilancio. Nei prossimi giorni, forse già domani, Coscione si recherà al Ministero per fare il punto della situazione. Serve ancora tempo per la Mabro, non è una novità, ma questa volta il finale da scrivere potrebbe essere differente.