GROSSETO – «Le tariffe per il servizio idrico analizzate dalla Federconsumatori in Toscana ed in particolare a Siena e a Grosseto hanno evidenziato costi più alti della media. Tali costi dipendono, per quasi la metà, dagli investimenti indispensabili per estendere e migliorare il sistema delle fognature e della depurazione: investimenti che si sono resi necessari anche per evitare le sanzioni previste dalle severe norme europee che solo nel 2015 hanno comportato per altre zone d’Italia ammende per circa 600 milioni di euro». A parlare sono Emilio Bonifazi e Bruno Valentini, sindaci di Grosseto e di Siena.
«In questi anni Acquedotto del Fiora spa ha dovuto affrontare grandi investimenti, finanziati dalle tariffe che, in un territorio come quello di Siena e Grosseto, straordinariamente bello ma molto esteso e poco popolato, ricadono su un basso numero di utenti – prosegue la nota dei due primi cittadini -. Questo territorio è pari ad un terzo della Toscana, ma è abitato da poco più del dieci per centro della popolazione regionale. Gli investimenti per abitante realizzati da Acquedotto del Fiora sono superiori alla media toscana e a quella nazionale, ed hanno il fine di salvaguardare l’ambiente e garantire il costante miglioramento del servizio idrico, che infatti già oggi registra un sensibile apprezzamento degli utenti (come risulta dalle indagini di customer satisfaction) che bevono regolarmente l’acqua del rubinetto con una media superiore ad ogni altra zona della Toscana».
«La gran mole degli investimenti degli ultimi dodici anni è dipesa anche dalla bassa propensione alla manutenzione e rinnovamento degli acquedotti e dei depuratori che ha caratterizzato per anni la gestione in economia dei singoli Comuni, che da soli avevano dovuto affrontare anche situazioni di gravi carenze di acqua potabile – affermano Bonifazi e Valentini -. Il miglioramento progressivo della gestione di Acquedotto del Fiora spa, conseguito anche grazie alla scelta di non aver mai distribuito utili ai soci né pubblici né privati, consente oggi di valutare di tenere ferme le tariffe nel 2016. La proposta che faremo agli altri Comuni soci, alla componente privata ed all’ente regolatore che è l’Autorità Idrica Toscana è dunque quella di non toccare le tariffe del servizio idrico per tutto l’anno, in coerenza con l’impegno assunto dagli Enti Locali di contenere tasse e tariffe per favorire la ripresa economica e dare una mano a famiglie ed imprese ad uscire dalla più forte crisi dal dopoguerra. Dovremo anche confermare le agevolazioni per gli utenti in situazioni di disagio economico e sperimentare incentivazioni tariffarie per coloro che, in modo responsabile, consumano meno acqua».