FOLLONICA – Cambia il gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle a Follonica dove Laura Pacini, entrata in consiglio insieme al candidato sindaco Gabriele Cecchini, ha deciso di rassegnare le dimissioni e lasciare il suo posto all’opposizione.
Al suo posto, così come deciso dagli stessi attivisti nel corso di una riunione, entrerà Tiziano Gianfaldoni. In questo caso non è il primo dei non eletti, ma il quarto perché prima di lui avrebbero avuto diritto ad entrare in consiglio Ivan Rulli, Michele Finocchioli, Alessandro Leoni. I colleghi di lista che hanno ottenuto più voti però hanno fatto un passo indietro e per questo dal prossimo consiglio comunale si sederà tra i banchi dell’opposizione Gianfaldoni. Lui ha 44 anni e lavora in una struttura turistica della zona. «Il Movimento 5 Stelle non è una faccia, ma un progetto – ha detto Gianfaldoni che si è presentato questa mattina in una conferenza stampa – io sono soltanto un portavoce al servizio dei cittadini. Nel Movimento lavoriamo sempre in gruppo. Ringrazio Laura Pacini per il suo impegno fino ad oggi».
Laura Pacini ha precisato che continuerà a impegnarsi come attivista, ma che per motivi personali e professionali non poteva più svolgere il ruolo istituzionale. «Preferisco lasciare il posto a chi può dedicare tempo. Fare il consigliere di opposizione in modo serio – ha detto Pacini – è una attività che richiede un impegno che non posso più portare avanti».
Laura Pacini ricopriva anche la carica di vicepresidente del consiglio, quindi l’assemblea, una volta riunita, dovrà anche eleggere un nuovo vicepresidente così come anche nominare il vicepresidente della commissione di controllo e garanzia ricoperto fino ad oggi proprio da Laura Pacini.
E in questi giorni il Movimento 5 Stelle ha ricevuto anche l’informativa per una querela. Cinque membri dei pentastellati, tra cui i due consiglieri Gabriele Cecchini e Laura Pacini, sono stati querelati per diffamazione per aver pubblicato sul blog del Movimento 5 Stelle Follonica un comunicato legato ad una vignetta. In particolare nel comunicato si metteva in relazione la professione di avvocato di una delle consigliere comunali con i lavori di modifica dello statuto e dei regolamenti che dovevano essere affrontati dalla commissione affari generali di cui la consigliera era presidente. Un accostamento che non è piaciuto alla consigliera comunale che ha poi querelato i rappresentanti del Movimento 5 Stelle.