SCARLINO – «Opere pubbliche ferme, parchi pubblici abbandonati, decoro urbano sempre più trascurato, specie in questo periodo natalizio, insomma una situazione di immobilismo sempre più evidente a Scarlino, anche e soprattutto a causa di un’amministrazione comunale inadeguata e inefficiente». A sottolineare quella che definiscono una «annata negativa» sono Monica Faenzi, a capo del gruppo consiliare di opposizione “il coraggio di cambiare” e gli altri consiglieri Giacomo Magagnini, Francesca Travison ed Enrico Pastorelli.
«Vorremmo che il sindaco Marcello Stella – dice Faenzi insieme ai consiglieri -, desse spiegazioni ai nostri concittadini, che attendono risposte da anni, circa le opere pubbliche ritenute “cantierabili” da tempo, ma che si trovano in una situazione di totale immobilismo, ed altrettanto sulle condizioni inaccettabili del decoro urbano e dei parchi pubblici sempre più sporchi. Per non parlare di alcuni edifici pubblici pericolanti e quindi pericolosi per la sicurezza dei passanti, in attesa d’interventi di ripristino da tempo».
«Aggiungo ancora – prosegue Monica Faenzi -, come la questione legata all’inceneritore così importante per la salute dei cittadini, sia rimasta da tempo irrisolta, non essendo ancora stata convocata dal sindaco, la Commissione ambiente, per illustrare i termini dei ricorso. E l’eredità Gianferotti? Visto che il primo bando per la vendita degli immobili pubblici, è andata deserta, non sarebbe stato il caso di sospenderlo e pensare di vendere altri beni più appetibili sul mercato?».
«Insomma – continuano quelli del gruppo consiliare “il coraggio di cambiare” -, non possiamo che constatare come il degrado di Scarlino, purtroppo aumenti di giorno in giorno. Anche la scelta di Stella di nominare come suo vice una figura esterna alla sua maggioranza, conclude la Faenzi, che sembra più una figura di “commissario” per tutelare più gli interessi di partito, che quelli della comunità scarlinese, la dice lunga, sulla confusione ed i “giochi di palazzo”, con cui prosegue questa amministrazione, ovvero: nel più completo abbandono della risoluzione dei problemi reali della città e del distacco con la gente che aumenta sempre più».