GROSSETO – «L’approvazione della legge di stabilità per il 2016 ci consente di tratteggiare un primo bilancio dei risultati della nostra azione associativa. Le misure previste dal provvedimento sono positive per il settore delle costruzioni e vedono l’accoglimento di molte delle istanze dell’Ance che potrebbero avere importanti ricadute economiche anche per il nostro territorio». Il presidente di Ance Grosseto Andrea Brizzi, interviene sulla legge di stabilità e traccia il quadro delle ripercussioni sul settore edile.
«Tra queste evidenziamo la detrazione Irpef riconosciuta all’acquisto di case in classe energetica elevata, commisurata al 50% dell’Iva pagata dall’acquirente. La misura è in grado di indirizzare la domanda verso un prodotto di elevata qualità energetica – spiega Brizzi -. Non ci scoraggia l’efficacia della disposizione limitata al solo 2016. Siamo convinti della validità della misura, anche come strumento anticongiunturale, utile a smobilizzare lo stock di invenduto delle nostre imprese e ad accelerare l’ultimazione dei progetti in corso».
«Il “pacchetto casa” della Manovra 2016 prevede anche un intervento sul leasing abitativo, disponendo agevolazioni di natura fiscale per i giovani che lo utilizzano come strumento per accedere al mercato della “prima casa” – aggiunge -. Importante è la proroga di un ulteriore anno dei “bonus potenziati” riguardanti il recupero edilizio delle abitazioni, la riqualificazione energetica e la messa in sicurezza degli edifici».
«Registriamo con favore l’eliminazione della Tasi sulla “abitazione principale” e la riduzione all’1 per mille della aliquota applicata sui “fabbricati invenduti” delle imprese edili. Con riguardo agli investimenti pubblici, tra le diverse misure previste, il superamento del Patto di Stabilità interno è un importante risultato della nostra azione associativa – spiega ancora -. Le modifiche introdotte hanno rafforzato la strategia di rilancio degli investimenti in opere pubbliche, assicurando maggiori risorse su importanti programmi, come l’edilizia scolastica, l’Anas, le Ferrovie e un programma straordinario per la riqualificazione urbana, adesso attendiamo la capacità di risposta in particolare dei Comuni e delle stazioni appaltanti».
«Auspichiamo che molte delle misure approvate possano essere lette dal sistema politico ed istituzionale, anche come primi elementi di una politica industriale che guarda alla filiera delle costruzioni come elemento portante del sistema economico – conclude Brizzi -. L’Ance Grosseto, per il nuovo anno sarà impegnata in un confronto di idee aperto sul futuro del nostro settore, intorno a temi come la rigenerazione urbana, la qualità e l’innovazione del processo produttivo e di prodotto, nel mercato privato come in quello delle opere pubbliche, ma altrettanto ci aspettiamo dalle istituzioni locali, con l’auspicio di una pronuncia pubblica in tal senso».