PITIGLIANO – «Se permane l’immobilismo politico verrà il momento degli accorpamenti “dall’alto”, fonderanno i nostri bilanci e le nostre amministrazioni, ci sarà un matrimonio coatto e saranno i cittadini a pagarne tutte le conseguenze». È l’opinione del Movimento 5 Stelle di Pitigliano e Sorano in merito al tema della fusione dei piccoli comuni.
«Non è un mistero che il M5S ha nel suo programma nazionale la fusione dei comuni al di sotto dei 5000 abitanti, non fanno eccezione i gruppi di Pitigliano e Sorano che da tempo hanno analizzato i dati circa le opportunità che si possono cogliere in sede di fusione – prosegue la nota -. Crediamo che per storicità, territorio, morfologia, collegamenti, servizi connessi, geologia e ambiente già oggi le nostre comunità rappresentino un unicum naturale, la cui grandezza risieda nel nostro enorme potenziale rurale, turistico, naturalistico ed artigianale».
Per il Movimento 5 Stelle questa è una occasione da non perdere quella di «intraprendere la strada delle fusioni spontaneamente, dal basso: un’opportunità politica per la quale sono ancora previsti, incentivi economici e liberalizzazioni contabili. In sintesi alcuni milioni di euro erogati da Regione e Stato e l’uscita dal patto di stabilità».
Secondo i 5 Stelle la strada è già segnata «Non si tratta infatti di “se”, ma solo di “quando”, oggi infatti paghiamo le conseguenze dell’incapacità politica dei nostri amministratori, che non hanno avuto la forza di far funzionare l’unione dei comuni, ente ormai alla deriva, così per colpa loro ci ritroviamo con una fusione forzata all’orizzonte».