GROSSETO – Quest’anno il divieto di commercio abusivo e anche di utilizzare (accendere, lanciare, sparare, gettare) petardi, razzi, bengala, fumogeni, mortaretti o simili artifici pirotecnici si allarga a tutto il territorio comunale. A prevederlo non una semplice ordinanza ma lo stesso Regolamento di Polizia Urbana approvato nell’aprile 2014.
L’obiettivo è quello di limitare questo fenomeno che mette tradizionalmente a rischio non solo la tranquillità di tanti cittadini ma anche quella degli animali, sia domestici che selvatici che hanno dei problemi di orientamento. L’inosservanza di tali regole comporterà una multa fino a 150 euro.
Sarà la Polizia Municipale a far rispettare il divieto previsto. “Quest’anno il nostro intervento – ha spiegato il Sindaco Emilio Bonifazi – punta ad essere più efficace del passato. L’ordinanza che limitava il divieto al centro storico e in precisi termini temporali è infatti meno efficace di un Regolamento come quello che abbiamo approvato l’anno scorso e che, ricordo, disciplina molte altre fattispecie. Festeggiare con vari artifici pirotecnici è pericoloso e ogni anno ne abbiamo la triste conferma in tutta Italia, perché piccoli o grandi, i cosiddetti “botti” sono potenzialmente tutti pericolosi. E senza contare il fenomeno di quelli venduti illegalmente, che anche in questi giorni sono stati oggetto dell’intervento della nostra Polizia Municipale al fianco della Guardia di Finanza”.
Scheda Regolamento di polizia urbana – 42 articoli che affrontano e disciplinano in dettaglio i comportamenti, le abitudini sociali e i nuovi fenomeni che hanno caratterizzato e caratterizzano la qualità della convivenza nella nostra comunità di cittadini. Risultano regolati fenomeni come il vandalismo, la prostituzione nelle strade, nuove realtà commerciali, accattonaggio, disturbo alla quiete, igiene pubblica, sicurezza e incolumità dei cittadini. Tutte fattispecie che rientrano in un sistema organico di regole e sanzioni, lasciando alle ordinanze il più adatto ruolo di provvedimento cotingibile e urgente.