GROSSETO – «La discesa di Grosseto nella qualità della vita indicata su Il Sole 24 ore deve far riflettere. Questo ben oltre le semplici contrapposizioni dettate dall’appartenenza a questa o quella parte politica, da questo o quel gruppo di interessi. Mondo dell’associazionismo, della cultura, dell’economia, ognuno deve ragionare su quanto sta avvenendo». Così interviene Giacomo Gori, candidato a sindaco del Movimento 5 Stelle, commentando i risultati delle classifica sulla qualità della vita nelle province italiane.
«I cittadini vivono in una Grosseto di gran lunga peggiore rispetto a quella di appena un decennio fa. Questo è chiaro. E lo è al di là della classifica stilata dal più autorevole quotidiano economico italiano. Basta dialogare con i cittadini, ascoltarli così come sta facendo il movimento. Il capoluogo necessità d’interventi di ampio respiro, di una visione di città a oggi ancora assente. Grosseto ha bisogno di partecipazione, trasparenza, di un Comune che non metta i bastoni tra le ruote alla piccola e piccolissima impresa, bensì l’agevoli».
«La città deve poter riscoprire e coltivare i propri spazi comuni, le proprie radici. Così come occorre una politica innovativa nel settore ambientale, nella cura e salvaguardia della natura e delle aree verdi. Grosseto ha necessità di questo. Di una politica che sia espressione dei cittadini perché fatta dai cittadini e per i cittadini. A partire da chi ha di meno. Dopo anni di letargo è arrivato il momento di lavorare con convinzione alla città che sarà. Di tempo ne è rimasto poco. Il degrado sociale, sempre più evidente, così come la congiuntura economica e il balbettio di alcuni servizi essenziali come quelli all’infanzia e alla salute sono lì a ricordarci che è tempo di agire. Il Movimento 5 stelle rappresenta il cambiamento, quella voglia della gente di tornare a essere comunità, incontro, condivisione. La vecchia partitica ha fallito».