GROSSETO – Non c’è necessità di aspettare oltre. Nella cessione Mabro, dopo la scadenza del bando, si procede spediti. Almeno questa è la volontà del commissario Paolo Coscione, chiamato a svolgere un ruolo molto delicato in questa fase. La data che sembra prendere forma è quella della vigilia di Natale. Un 24 dicembre, quindi, in cui centinaia di lavoratori sperano di trovare sotto l’albero la svolta giusta.
Nello studio del notaio Luca Falcioni di Roma, quindi, si andrà all’apertura delle due buste che sono state recapitate entro i termini di scadenza fissati per il 18 dicembre, mentre la terza offerta è arrivata tramite Pec (posta elettronica certificata) e ovviamente ha, al momento, un peso specifico differente.
La speranza è che dentro le buste ci sia qualcosa di concreto, ciò che si va cercando, oltre all’impegno economico, è il tanto invocato piano industriale, o almeno una parvenza di quello che la Mabro, una volta avvenuta la cessione, dovrà diventare. L’impressione, visti i movimenti che ci sono stati in azienda nei giorni precedenti alla scadenza del bando, è quella di offerte provenienti da parte di chi si è fatto avanti in passato. Proprio a questo, infatti, doveva servire quest’ultimo bando formulato in tempi rapidi, in modo che le offerte pervenute in precedenza fossero articolate in maniera più completa, con tanto di piano industriale al seguito.