GROSSETO – La sinistra è tornata a confrontarsi nel nome di Andrea Vellutini. L’occasione della presentazione del libro “Dalla Provincia dei ‘senza’ al paradosso di Zenone, excursus sulla storia della Maremma Toscana”, pubblicazione postuma dell’autore, voluta da Rifondazione Comunista e dal Forum Cittadino del Mondo è stata quella per ragionare sul futuro della Maremma.
“Andrea ci ha insegnato tanto, anche a confrontarci con gli altri” ha affermato in apertura il segretario di Rifondazione Maurizio Buzzani. E’ stato Carlo Vellutini, giornalista e figlio di Andrea, a ricordare il padre ed il suo “gioiello”, cioè il Parco della Maremma. “Quando nel 1980 il sindaco Finetti gli chiese di assumerne la presidenza – ricorda – gli disse che da Roma avevano deciso che l’Uccellina avrebbe dovuto diventare un modello per dimostrare che con l’ambiente si poteva fare economia. Il primo esempio di sostenibilità, materia all’epoca quasi sconosciuta”.
Al tavolo il vicesindaco di Grosseto Paolo Borghi, ed il segretario regionale di Rifondazione Salvatore Allocca. “Molte delle idee di Andrea Vellutini – dice Borghi – sono state per me di ispirazione e confronto con lui, come quelle sul cicloturismo, sulla sostenibilità, sulle Mura Medicee. Il libro di Andrea, di cui mi onoro di aver scritto la prefazione, è una delle mie più grandi soddisfazioni. Lo distribuiremo in tutte le scuole cittadine”.
Salvatore Allocca ha ricordato gli anni in Consiglio Comunale. “Andrea anche dall’opposizione ha dato un contributo importante al piano strutturale di Grosseto – sostiene l’ex senatore – La sua indipendenza gli permetteva di confrontarsi con tutti, anche con gli avversari politici e di goderne del rispetto”.
In platea anche il coordinatore di Sel Marco Sabatini e quello di Possibile Andrea Santini. “Andrea Vellutini – dice Sabatini- è stato l’esempio che la sinistra sa essere propositiva e lo ha dimostrato nei fatti. Il suo lascito deve essere un punto da cui ripartire”. Ne è convinto anche Andrea Santini. “Una Grosseto quella descritta nel libro – afferma – che deve innovarsi e che deve riuscire a sfruttare alcuni settori come il turismo e l’agricoltura, senza inseguire i modelli degli altri, ma tracciarne di propri”. Presente anche l’editore Cesare Moroni.