GROSSETO – Sarà la volta buona? Difficile dirlo, se non impossibile. Di sicuro delle buste inerenti al bando di cessione della Mabro ci sono. Si parla al plurale, quindi, anche se la certezza sul numero delle possibili offerte non c’è, quel che è certo è che almeno la speranza per qualche giorno resta concreta.
Il bando di cessione dell’azienda di via Senese, in scadenza alle 18 di questo pomeriggio, non è andata a vuoto, ma ancora è presto per cantare vittoria. Tra qualche giorno, a termine di regolamento dovrebbero trascorrere cinque tra la scadenza della consegna e l’apertura, il commissario Paolo Coscione procederà davanti al notaio Luca Falcioni e a quel punto tutto sarà più chiaro.
Certo è che movimenti intorno all’azienda maremmana si erano verificati anche nella giornata di ieri. Movimenti che lasciavano presagire ad interessamenti e quindi a potenziali offerte. Il problema della Mabro è che in questi anni in cui la produzione è rimasta piantata e si è andati avanti solo a colpi di bando, la concretezza è sempre mancata.
Ecco allora che anche in questa circostanza non si scorgono grandi differenze tra l’attuale bando andato in scadenza e i precedenti, almeno che, questa volta, non ci sia davvero il coniglio che esce fuori dal cilindro. Spetterà a Coscione comunicarlo ai lavoratori che restano in attesa di notizie sul proprio futuro, con una cassa integrazione allungata, come si allunga il brodo, fino al 20 gennaio.