GROSSETO – “Nemo propheta in patria”, ovvero nessuno è profeta in patria. La citazione calza alla perfezione nella strana domenica calcistica del Grifone che crolla incredibilmente sul campo del Flaminia, senza dare segnali di replica ai colpi assestati dagli avversari. Tra questi il primo siluro lo infligge Manuele Giustarini, maremmano classe 1994. Le giovanili di scuola Saurorispescia, poi la Berretti con il Gavorrano per arrivare infine alla Serie D. Budoni, Pianese e infine Flaminia, come ultima tappa che propone l’intreccio con il Grosseto di cui ne è il principale carnefice.
Gli intrecci calcistici però, a volte fanno anche strani giri, come nel caso di Giacomo Russo, ex calciatore del Grosseto, ma anche tecnico stimato dei biancorossi, nel settore giovanile, per un breve lasso di tempo in prima squadra e come secondo nell’ultima stagione dell’era Camilli, con Silva, Padalino, Stringara ad avvicendarsi sulla panchina del Grifone. Nella domenica in cui il Grosseto cadeva nella trasferta di Civita Castellana, a lui è toccato accomodarsi sulla panchina della diretta rivale Viterbese, complice la squalifica di Nofri. I gialloblù si sono imposti per 5-0 sull’Astrea, un risultato altisonante che è valso l’aggancio in classifica al Grosseto e il conseguente primato.