ORBETELLO – Il Tar condanna il Comune di Orbetello per non aver concesso un condono a delle vecchie opere murarie presso lo storico Bagno delle Donne a Talamone. E’ arrivata questa mattina, infatti, una sentenza che condanna l’amministrazione lagunare per un diniego che, in realtà, è avvenuto nel 2008 quando ad amministrare era un’altra giunta, tanto che in questa occasione il Comune lagunare non si è nemmeno costituito un giudizio.
La questione riguarda una domanda di sanatoria che il proprietario dello stabilimento balneare aveva presentato a fronte dell’entrata in vigore della legge n. 724 del 1994, sulla quale era stato espresso parere favorevole dall’Ente Parco Regionale della Maremma con un atto deliberativo del presidente n. 77 del 2 dicembre 1998 che non era stato preso un considerazione dal Comune di Orbetello che, invece, richiamato il parere sfavorevole del Collegio dei Membri Ambientali n. 9 del 2008, non aveva autorizzato la sanatoria.
Riguardo a tale situazione i giudici amministrativi hanno accolto tutte le censure della difesa che comprendevano il fatto che «il nulla-osta rilasciato dall’Ente Parco tiene luogo anche in deroga alle norme vigenti delle autorizzazioni previste relative a vincolo idrogeologico e paesaggistico, che tutte le funzioni in materia di autorizzazione paesaggistica in zona vincolata attribuite al Comune sono esercitate dall’Ente Parco, che dalle foto prodotte in atti emerga che il Bagno delle Donne è caratterizzato da sobrietà delle strutture caratterizzate da minimo impatto visivo e che i percorsi di battuto in cemento siano essenziali per la fruizione del bagno la cui esistenza è prevista dal Piano del Demanio Marittimo.» ed hanno sentenziato «che i profili paesaggistici, in area di parco, competono all’Ente Parco, con il risultato che, avendo il Parco Naturale della Maremma espresso parere favorevole alla sanatoria, il Comune non avrebbe potuto rigettare la domanda di condono con il mero richiamo al parere negativo di altro organo comunale.»
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