ORBETELLO – Anche il movimento Costa d’Argento Possibile interviene sulla questione del recupero dell’area e dei manufatti dell’ex Sitoco di Orbetello Scalo. «Se la società “Laguna Azzurra” vuole investire, mantenendo gli impegni per la bonifica dell’intero sito – dicono loro – deve seguire altre filosofie imprenditoriali. Oggi non è più sostenibile l’edilizia per le seconde e terze case, non per scelte ideologiche, ma solo perché non c’è più mercato per questa tipologia. Allora si pensi alla ricettività alberghiera di alto e medio livello, con tutte quelle strutture moderne annesse che permettono di interessare un turismo non stanziale, fortemente motivato dal paesaggio, dalle bellezze naturali e storiche e queste: Orbetello, la Maremma e lo stesso Argentario ne forniscono di alto pregio».
«Questo tipo di intervento deve essere a basso impatto ambientale e di alto pregio architettonico – continuano da Possibile – non per questo costosissimo. Insomma, chi deve investire sull’area ex Sitoco non può avere la testa del “palazzinaro”, ma una mentalità nuova che sappia rapportarsi con la cultura turistica che si è andata formando nel post-crisi. Inoltre bisogna prestare molta attenzione alla tipologia edilizia che si vorrà scegliere. Oggi è indispensabile, in un ecosistema così delicato come la nostra laguna e dintorni, pensare ad una edilizia ecocompatibile ad uso energetico rinnovabile e autosufficiente, con impiego di materiali a bassissimo impatto ambientale e comunque lasciare l’aspetto architettonico esistente».
«Siamo fermamente convinti che per il recupero dell’area dell’ex Sitoco di Orbetello è necessario predisporre un “Piano di Valorizzazione Ambientale” compatibile con le risorse economiche di tutto il territorio comunale (Agricoltura , Turismo, Pesca e di tutte le attività connesse), in particolare nel pieno rispetto dell’Ambiente, del Paesaggio. Ci sembra altresì ovvio – concludono – che l’attuale amministrazione debba avere, prima di presentarsi al tavolo con la proprietà, un’idea ben precisa sulla destinazione d’uso della ex Sitoco; qualora fosse così, sarebbe prima bene illustrarla. In caso contrario, sarebbe opportuno un incontro con il tessuto socio-economico ed imprenditoriale del territorio per una condivisione dell’idea di fondo».