MONTEPSCALI – A Montepescali domenica 6 dicembre, festa del patrono san Nicola, nella bellissima chiesa dei santi Stefano e Lorenzo, è stato inaugurato il presepe monumentale.
Il grandioso presepe occupa tutta l’area del presbiterio. Ogni anno è sempre emozionante il momento in cui la gente può varcare la soglia della chiesa, con la curiosità di vedere come, anno dopo anno, viene raffigurato il mistero dell’Incarnazione del Figlio di Dio. A realizzare il presepe sono gli Operai delle chiese, antica istituzione risalente all’epoca in cui Montepescali era Comune. Sono cinque gli Operai che, anno dopo anno, si mettono all’opera per realizzare con grande maestria, estro e passione, la rappresentazione della Nascita del Salvatore.
L’inaugurazione segue sempre un rito particolare, inserendosi all’interno di un momento di preghiera. Il coro parrocchiale ha eseguito l’inno ufficiale del Giubileo della misericordia: “Misericordes sicut Pater”. E’ stata, poi, Fabiana Paladini, a offrire la spiegazione del presepe, che quest’anno si lega al Giubileo della Misericordia. “La parola Giubileo – ha spiegato – riporta alla mente alcuni elementi che lo contraddistinguono, come il pellegrinaggio, cioè l’essere in cammino. L’uomo è sempre e dovunque in cammino. Per indicare il movimento, sul pavimento all’ingresso della chiesa, vi sono tante orme, che però non vanno in alcuna direzione. Davanti c’è la porta, che introduce all’interno della chiesa”. Una volta entrati, nel desiderio dell’incontro don Dio, è stato posto un tappeto rosso, “su cui – ha continuato Fabiana Paladini – ci sono altre orme, che si dirigono volutamente verso il presepio, cioè verso l’incontro con il Cristo, Verbo fatto uomo”. Poi il paesaggio, che richiama un villaggio della Palestina, dominato dal colore bianco della calce. A differenza degli anni passati, a dominare la scena non è l’Annunciazione, ma un paese che pulsa di vita nella quotidianità. “Il messaggio – è stato spiegato – è che Gesù nasce in un mondo dominato, soggiogato dal caos. E’ possibile, in questa confusione, sentire il vagito di un bambino? Il rischio è di soffocare quel soave e dolce suono e rendere vana la venuta del Signore”. E’ stato, infine, don Vincenzo Repici, parroco di Principina Terra, ad offrire una meditazione biblica che ha legato insieme il senso del presepe e l’anno giubilare che sta per aprirsi. Il presepe di Montepescali può essere visitato ogni giorno fino al 10 gennaio.