GROSSETO – Hanno partecipato oltre 50 ragazzi alla prima Giornata dell’olio buono, il workshop che Confindustria Grosseto ha dedicato alle imprese produttrici di olio extra vergine d’oliva. L’evento di questo primo anno segna l’inizio di un percorso, che diverrà un appuntamento annuale in cui produttori, scuole e istituzioni saranno invitati a confrontarsi sui temi della qualità e dell’innovazione del comparto. La filiera dell’olio toscano ed in particolar modo maremmano, rientra tra le eccellenze del territorio che vanno tutelate e sostenute. Per questo è nata l’idea di promuovere una giornata in cui al centro sia la produzione olearia, i problemi che le imprese si trovano ad affrontare e le opportunità da poter cogliere.
“E’ importante per Confindustria valorizzare le imprese – afferma Remo Grassi, presidente della sezione alimentare di Confindustria Toscana Sud – che, nelle proprie produzioni, trasferiscono i valori della qualità, autenticità, competenza e cultura di un territorio, senza dimenticare i processi di innovazione che favoriscono l’export di uno dei prodotti più importanti per l’economia della Toscana del Sud”
In Toscana si esporta olio per oltre 500.000,00 di euro che rappresenta il 30% dell’export italiano di olio nel mondo. La Toscana del Sud rappresenta da sola quasi il 20% di questo valore. Questo dato la dice lunga sull’importanza strategica del comparto, la cui forza e notorietà si basa soprattutto sulle proprietà organolettiche e sulla qualità generale del prodotto.
“Nel territorio di Grosseto, Arezzo e Siena, ovvero la Toscana del Sud, – dice Antonio Capone direttore di Confindustria Toscana Sud – si coltivano circa il 50% delle culture toscane e questi territori, specialmente la provincia di Grosseto, rappresentano un importante valore anche in termini di esportazione. Si consideri che nel 2014 (che peraltro è stata un’annata notoriamente negativa) il valore in termini di esportazioni delle tre provincie ammonta a circa 100 milioni di euro. Pertanto, considerato che questo valore si basa sui principi della competenza, della qualità e dell’innovazione, vogliamo continuare a sostenere le imprese in questa direzione”.
Inoltre, il coinvolgimento delle scuole, come l’Isis Leopoldo II di Lorena e dell’Itis Lotti è stato importante perché Confindustria crede che per sostenere il futuro delle aziende del territorio sia di fondamentale importanza investire sulle nuove generazioni, in quanto le loro competenze potranno rappresentare una nuova linfa per le aziende stesse. Attraverso i due laboratori che si sono svolti durante il workshop, uno di analisi e l’altro di degustazione del prodotto, è stato proposto agli studenti un approccio multidisciplinare per comprendere l’importanza del rispetto e della conoscenza delle caratteristiche dell’olio buono. Durante il laboratorio di analisi chimiche condotto da un’azienda grossetana la Diacron Labs, è stato fatto provare ai ragazzi un prodotto innovativo dell’azienda, lo “SvelaRancido”, kit monouso destinato sia la produttore che al consumatore capace di svelare la reale qualità dell’olio.
“Insieme a Confindustria abbiamo sostenuto questo appuntamento, perché per noi è molto importante difendere l’impegno e la volontà delle imprese rispetto al tema della qualità del prodotto – dice Giancarlo Ballerini, presidente del Confai – Lo facciamo incontrando e confrontandoci con i giovani ai quali vogliamo trasmettere il messaggio che per eccellere dobbiamo puntare su competenze ben sviluppate e su prodotti di altissimo livello”.