ORBETELLO – L’area dell’ex Sitoco e il suo futuro sono stati al centro di un nuovo incontro che si è svolto in Regione, tra il sindaco Monica Paffetti, gli assessori regionali Federica Fratoni e Vincenzo Ceccarelli, il capo di Gabinetto Ledo Gori, la Sovrintendenza; il direttore generale Arpat, Maria Sargentini ed i rappresentanti della proprietà Laguna Azzurra Srl.
«Nell’incontro in Regione, – spiega il sindaco Monica Paffetti – il Comune di Orbetello ha ribadito che l’area ex Sitoco è una zona di grande pregio da recuperare all’uso della collettività. Partendo da questa volontà condivisa è stata concordata l’istituzione di due tavoli per approfondire le soluzioni possibili. Uno metterà insieme Comune, Regione e Soprintendenza per affrontare la questione urbanistica e l’altro il Ministero dell’Ambiente, la Regione e il Comune per portare avanti la bonifica».
«L’obiettivo è quello di trovare prima possibile una soluzione urbanistica compatibile con lo sviluppo turistico, ambientale ed economico del territorio. La proprietà è disponibile a portare avanti la parte di bonifica che compete al privato, ma vuole rassicurazioni dal punto di vista urbanistico sulla destinazione futura dell’ex Sitoco. E proprio di questo discuterà il tavolo sull’urbanistica: il Comune non è chiuso all’ipotesi di un uso residenziale compatibile ai bisogni abitativi di Orbetello e senza una destinazione esclusiva».
«Oggi sono cambiati gli interlocutori ed i riferimenti normativi – continua il sindaco Paffetti – e si sta delineando uno scenario sempre più chiaro riguardo al futuro dell’ex Sitoco: sia il Ministero dell’Ambiente, che la Regione con il Pit e la Soprintendenza, sono in linea con la volontà del Comune di mantenere e riqualificare la struttura, almeno nella sua forma esterna, perché riveste una importanza storica, culturale e sociale per il territorio di Orbetello. E’ un percorso in cui il Comune coinvolgerà tutta la popolazione attraverso gli strumenti di partecipazione previsti dalla legge per le varianti urbanistiche».
«Anche sulle bonifiche il quadro si è evoluto rispetto alla gestione commissariale – conclude il sindaco –. Auspichiamo che, per quanto riguarda le operazioni di competenza pubblica, il Ministero dell’Ambiente, decida di utilizzare i 4 milioni di euro accantonati in regime commissariale, per avviare il risanamento dell’area di bacino davanti all’ex Sitoco. Dopodiché dovrà procedere con le bonifiche di Patanella e delle altre aree. I costi sono elevati, serve un impegno forte da parte del Ministero dell’Ambiente. Gli interventi di bonifica di interesse nazionale sono 40 in tutta Italia, ancora non ne è partito neppure uno. Rispetto a decenni di immobilismo totale sembra che qualcosa si stia muovendo».