GROSSETO – Troppe piccole imprese travolte dai fallimenti o da procedure concorsuali spesso artificiose da parte di imprenditori spregiudicati. «Anche in Maremma il problema si fa sentire e le istituzioni non possono più rimanere indifferenti». Lo afferma la Confartigianato che precisa «Dai ritardi di pagamento ai crediti mai incassati il passo è breve e a subirne le drammatiche conseguenze sono i piccoli imprenditori che, dopo aver atteso invaso di essere pagati dai loro committenti, rischiano di dover chiudere l’azienda. Spesso le micro-imprese hanno un unico grande cliente e se questo non paga o si appella a procedure concorsuali che spesso vengono utilizzate in maniera non conforme, rimangono coinvolte in un declino dal quale difficilmente riescono a uscire».
«Le norme in materia fallimentare – spiega il segretario generale di Confartigianato Imprese Grosseto, Mauro Ciani – spesso vengono sfruttate con abilità da imprenditori spregiudicati che così si sottraggono agli obblighi di pagamento verso le piccole imprese. Serve quindi una tutela maggiore nei loro confronti e per questo la nostra associazione ha chiesto al Governo di creare un fondo per le vittime dei mancati pagamenti. La Maremma non è estranea a questo tipo di problema, anzi: sono molte le imprese che si sono trovate ad affrontare i mancati pagamenti da parte dei loro committenti e, come si sa, il recupero dei crediti è spesso complicato e necessita di tempo. E le aziende non possono permettersi di attendere. Le istituzioni devono tutelare chi lavora e non viene pagato: non possiamo rischiare di veder chiudere le nostre piccole aziende».
Qualcosa è stato fatto, ma non basta. «Il Senato ha inserito su iniziativa della nostra associazione un emendamento alla Legge di stabilità – spiega Ciani – che prevede la creazione di un fondo per il credito alle piccole aziende vittime di mancati pagamenti. Ora serve l’avallo del Parlamento, dopodiché andranno riconsiderati i termini delle procedure fallimentari, troppo spesso sfruttate in maniera non consona da imprenditori senza scrupoli».