FOLLONICA – Si sono aggiudicati 9 premi gli studenti della Media Pacioli di Follonica tra i 17 messi in palio quest’anno dal concorso fotografico “I nostri diritti fondamentali”, organizzato dal Fotoclub Follonica e dalla Commissione pari opportunità, in occasione della Festa della Toscana 2015.
La cerimonia di premiazione del concorso si è svolta lunedì 30 novembre alla Sala Tirreno. Durante il Consiglio Comunale Solenne sono state proiettate le opere premiate dalla Giuria e tutte le finaliste esposte al Casello idraulico nella settimana da sabato 21 a sabato 28 Ottobre, durante la quale il pubblico ha potuto votare le fotografie preferite.
Gli studenti della Scuola Media Pacioli del Comprensivo 1 di Follonica si sono aggiudicati due vincitori ex-aequo tra le tre opere vincitrici della sezione Scuole Medie; tre tra le cinque opere segnalate dalla giuria; quattro delle cinque opere vincitrici votate dal pubblico ed infine il Premio speciale Pari Opportunità.
Il Premio Speciale del Pubblico è andato a 5 opere: i primi quattro vincitori sono studenti della Scuola Media Pacioli.
Per partecipare al concorso (per la scuola media riservato alle classi seconde e terze) i ragazzi dovevano esprimere, attraverso la fotografia, uno o più temi a scelta tra diritto all’istruzione, al lavoro, alla salute, alla sicurezza e al movimento. Gli studenti, sotto la guida degli insegnanti, si sono subito messi a “scattare”, mentre gli alunni delle classi V^ della Primaria hanno prodotto alcuni coloratissimi cartelloni illustrativi delle tematiche del concorso, che sono stati esposti nella sala della premiazione.
Altro appuntamento di grande rilievo per questa ricca Festa toscana è stata l’intitolazione dell’ormai ex Istituto Comprensivo n.2 e della Media ex-Ilva, da ieri rispettivamente denominate Leopoldo II di Lorena e Arrigo Bugiani. Il 30 novembre la giornata è iniziata in biblioteca, con l’apertura della mostra dedicata ad Arrigo Bugiani, alla presenza diell’amministrazione comunale e dei familiari del follonichese, composta da opere di Bugiani e da disegni dei ragazzi della scuola ispirati alle sue pagine (la mostra sarà aperta fino al 10 dicembre). E dopo, tutti al teatro Fonderia Leopolda per lo spettacolo “Follonica….un bel mazzo di rose”, portato in scena dalle classi III C e la III E: un atto unico in tre scene basato sul racconto “Un reporter a Follonica “ di Iolanda Raspollini, manipolato e riscritto dai ragazzi, ricucito e completato con frammenti delle memorie di Leopoldo II. Sulla scena, Arrigo Bugiani guida le nipoti dentro la storia di Follonica, in quel maggio 1838 in cui la chiesa di San Leopoldo venne inaugurata. Quella festa, rappresentata in scena da una quadriglia imparata dai ragazzi grazie alla guida di Pascal Leblanc, diventa un’ occasione per parlare di malaria, bonifiche, fonderia, della Follonica di allora, grazie alla curiosità di un giovane giornalista fiorentino. Protagonista è Leopoldo II, con il suo amore per la Maremma e per Follonica, quello stesso amore che ha motivato la scelta dell’Istituto Comprensivo di intitolarsi al suo nome.
Tutti hanno avuto parole di elogio per i ragazzi in scena che sono stati concentrati e bravissimi; commovente il momento in cui Orso Bugiani ha parlato del proprio amore per Follonica chiamando a sé il ragazzo che ha interpretato suo padre.
Il Sindaco ha ringraziato i giovani attori per aver reso vive la storia della città e le figure che sentiamo forse nominare senza sapere chi siano stati: Rondelli, Sivieri, Giacomelli..
Il teatro era gremito, oltre che di ospiti e genitori, dei bambini dell’ultimo anno dell’infanzia (attentissimi), delle quinte elementari e delle seconde medie, a sottolineare che si trattava della festa dell’intera scuola, impegnata da settimane a lavorare su Leopoldo II. I lavori della scuola primaria e dell’infanzia, ispirati a Follonica e a Leopoldo, erano esposti (e lo sono ancora) nella palestra della scuola Don Milani insieme agli abiti granducali messi a disposizione dal gruppo Follos. La sede Don Milani è stata raggiunta subito dopo aver scoperto ufficialmente la targa alla “Arrigo Bugiani”: lì i bambini delle quarte e quinte della scuola primaria Don Milani e Bruno Buozzi hanno accompagnato la scoperta della targa di intitolazione a Leopoldo II intonando l’inno europeo, l’inno italiano e un simpatico inno rap dedicato proprio a Leopoldo.