GROSSETO – Presentato ieri mattina il piano di lavoro nato dalla collaborazione tra il Comune di Grosseto e “Fondazione Etica” e seguito alla firma, nel settembre scorso, del Protocollo d’Intesa sul Rating pubblico (rating di sostenibilità delle pubbliche amministrazioni ESG – enviromental, social, governance). Confindustria Grosseto e Caritas diocesana in quanto partner di Fondazione Etica, svolgeranno una importante funzione di supporto al monitoraggio.
Il Protocollo d’intesa con il Comune di Grosseto avrà una durata di un anno, potrà essere rinnovato e ha già visto nelle scorse settimane l’individuazione di 80/100 indicatori (con punteggi su base 100 divisi in 9 classi di rating – da PPP a F – distribuite all’interno di 4 sezioni che vanno da “Very good” a “Fallible”), che valuteranno qualitativamente, e in modo complessivo, l’azione amministrativa.
“Fondazione Etica” è la prestigiosa realtà indipendente senza scopo di lucro costituita nel 2008 a Milano. Questa gode del riconoscimento della Cassa Depositi e Prestiti, della Confindustria nazionale oltre che di varie amministrazioni locali e promuove uno sviluppo improntato alla sostenibilità sociale, politica ed economica, teso a rendere sempre più trasparente e costruttivo il rapporto tra Pubblica Amministrazione e cittadini. I controlli sono numerosi ma, in generale, ruguardano la trasparenza degli atti, i loro effettivi risultati, la lotta alla corruzione, il tempo dei pagamenti ai fornitori, premi, formazione e performance del personale, il raggiungimento degli obiettivi, il rapporto ambiente/territorio (ad esempio nelle scelte di approvvigionamento energetico) fino al numero di contenziosi con cittadini e/o imprese.
“Siamo pronti a metterci in gioco attaverso i controlli di una autorevole organismo ‘terzo’ – ha spiegato il Sindaco Emilio Bonifazi – perché i cittadini chiedono giustamente trasparenza ma questa non può essere fine a se stessa e quantitativa bensì certificata, studiata, dimostrata con autorevolezza. Non basta fare assemblee pubbliche, votazioni on line o rendere pubblici tutti gli atti, cosa che per altro già facciamo da anni, bisogna che la qualità etica e la sostenibilità dell’azione amministrativa siano confermate certo da una realtà indipendente ma, soprattutto, competente”.
“Siamo il primo comune in Italia – ha aggiunto l’assessore con la delega alle Politiche e certificazioni di qualità, Arsenio Carosi – che si mette davvero davanti allo specchio, di fronte a tutti i cittadini e su una molteplicità di aspetti, non solo finanziari. E lo facciamo perché crediamo nelle norme sulla trasparenza e vogliamo essere tra i primi ad affrontare con serietà questo passaggio attraverso valutazioni e indici qualitativi della nostra azione”.
Di cosa si tratta lo spiega la Responsabile di “Fondazione Etica” Paola Caporossi: “Normative europee e nazionali impongono il monitoraggio sull’azione degli enti da parte di cittadini e imprese e noi possiamo attivarci in qualunque momento ma andando oltre le semplici valutazioni standard di bilancio. Guardiamo alla trasparenza come al rapporto obiettivi/risultati degli atti prodotti dalla PA. Valutiamo l’effettiva lotta alla corruzione come il numero di contenziosi tra l’Amministrazione e i cittadini e o le imprese. D’altra parte – ha concluso – gli indici di sostenibilità sono una realtà accettata a livello internazionale e sono un utile strumento di garanzia di inclusione e coesione sociale”.