GROSSETO – «Negli ultimi tempi, con cadenza programmata, si leggono sulla stampa esternazioni di iscritti e dirigenti del Partito democratico che oltre a lasciare perplessi nuocciono all’azione amministrativa e politica dell’amministrazione comunale di Grosseto e del partito». Ad intervenire sulla situazione politica del Pd è Patrizia Siveri che premette «Mi preme invitare tutti gli iscritti al Pd in cerca di visibilità personale al rispetto delle regole in primo luogo di buon senso poi del partito cui sono iscritti oltre ad un accorato appello a non perdere di vista, soprattutto se amministratori, il fine vero del loro mandato ovvero l’azione amministrativa del Comune di Grosseto nell’interesse di una comunità che aspetta giornalmente legittime risposte dai propri amministratori in carica».
«Lasciamo alle sedi di partito il confronto, anche aspro, sulle scelte ma continuiamo a lavorare fino al termine del mandato amministrativo perché sarà su questo che i grossetani ci giudicheranno – prosegue Siveri -. E’ proprio questa la differenza tra le opposizioni che hanno la necessità di rincorrere (e quindi di identificarsi in un candidato) e chi invece amministra la città e ripeto proprio su questo verranno giudicati il PD e i suoi alleati ed è giusto che sia cosi. Noi siamo forza di governo a Grosseto, in Regione e al Governo nazionale».
«Preoccupiamoci di presentare ai grossetani un programma per il 2016-2021 che rappresenti una forte spinta innovativa e la soluzione ai principali problemi che i grossetani ci rappresentano quotidianamente (e che il sondaggio ha ben sintetizzato) – mette in guardia Siveri -; lavoriamo a costruire una coalizione la più larga possibile e poi, insieme alla coalizione, scegliamo il candidato o la candidata che abbia le maggiori possibilità di successo. In questo senso e secondo questi criteri sta lavorando il gruppo dirigente di questo partito impegnato in un confronto faticoso che comunque vede coinvolti settimanalmente tutti i dirigenti e gli amministratori grossetani. Scorciatoie e/o aspirazioni personali di vario genere creano solo divisione e disorientamento tra gli iscritti e tra i nostri elettori e sono funzionali solo ad obbiettivi personali , obbiettivi che possono essere legittimi solo all’interno del quadro di regole date e non attraverso la delegittimazione dei gruppi dirigenti democraticamente eletti».