MAGLIANO IN TOSCANA – «Anche la memoria in questo paese è precaria e può essere “licenziata” dopo due anni». A parlare è il gruppo consiliare Viva Magliano Viva. «La scuolina di Maiano Lavacchio, che tanta attenzione aveva suscitato nei mesi scorsi dopo la decisione dell’Amministrazione comunale di esser venduta in barba alla storia ed al valore affettivo e culturale collegato all’antifascismo che rappresenta, rischia adesso di avere un “contratto a tempo determinato” di due anni per esser “salvata”».
«In questo caso non è il jobs act a limitare il tempo dell’opportunità di quell’edificio per una dignitosa riqualificazione finalizzata a diventare uno dei luoghi della memoria antifascista maremmana ma la scelta del sindaco e della sua maggioranza – prosegue l’opposizione -. In pratica Cinelli e i suoi hanno deciso che se la scuola nei prossimi due anni non si trasformerà, grazie ad altri, in un luogo commemorativo dell’Eccidio dei Mariti d’Istia sarà venduta a privati».
«Noi crediamo che tale scelta sia un errore e la nostra proposta è questa – precisa Viva Magliano Viva -: il comune tolga definitivamente dal piano delle alienazioni la Scuola di Maiano Lavacchio e diventi protagonista, non solo attraverso un bando destinato ad assegnare ad altri la struttura, del futuro e della memoria di un luogo simbolo della libertà della Maremma, perché tra due anni e un giorno vorremmo comunque avere la possibilità di mantenere la memoria, più tragica ma anche più significativa, del nostro territorio».
«Chiederemo quindi al consiglio comunale di pronunciarsi sul valore dell’antifascismo che secondo noi è ancora un valore fondante della nostra Costituzione. Anche quello che terribilmente sta accadendo in questi giorni testimonia che di memoria sugli orrori e sugli errori del passato ne abbiamo tanto bisogno. In Consiglio – conclude l’opposizione – vedremo come le forze democratiche risponderanno alla nostra proposta».