GROSSETO – «È apprezzabile, lo sforzo, probabilmente “mostruoso”, che il nostro segretario comunale sta facendo, in questi ultimi mesi, dal termine della festa cittadina dell’Unità 2015, ad oggi, nel ricercare il giusto candidato, alla carica di futuro sindaco di Grosseto, per il nostro partito, ma mi permetto sommessamente di rilevare, che le tempistiche attuate dallo stesso segretario, risultano essere da bradipo e forse un po’ discutibili». Così il consigliere comunale Stefano Rosini va in pressing sul segretario comunale Saimo Biliotti, in merito alla scelta del candidato a sindaco per il Pd.
«Intanto, ricordo al nostro segretario politico cittadino, che la campagna elettorale per le comunali 2016 è iniziata da tempo, le altre compagini politiche sono già scese in campo, indicando con chiarezza i rispettivi candidati a sindaco, comprese le alleanze che supporteranno detti competitor, ma nel frattempo e si parla di mesi, i massimi dirigenti del Pd grossetano, che è partito di maggioranza relativa nella nostra città, che governa il nostro comune da quasi dieci anni, è ancora fermo ai tavoli, alla riunioni spesso svolte nelle segrete stanze della sede del partito, luogo frequentato per altro, dai soli noti e non dal nostro elettorato o dai nostri simpatizzanti ed attivisti – aggiunge Rosini – I massimi dirigenti del Pd locale sono granitici. Imperterriti alla ricerca, come fosse la pietra filosofale dei romanzi di Harry Potter, del percorso da intraprendere per arrivare alla scelta del candidato, pertanto tutto questo dimostra che il candidato non è, ad oggi, stato assolutamente individuato, se non come identikit delineato al “commissariato” di via Svizzera».
«Da consigliere comunale, consiglio vivamente al nostro segretario comunale, a regolarsi con le proprie uscite oramai quasi quotidiani sui mass media, stante la sbandierata unità del partito sempre sottolineata dallo stesso segretario, cominciando invece a far partecipe delle sue idee e delle sue proposte concrete, sulla campagna elettorale che ci vedrà tutti molto impegnati, sul programma della Grosseto che verrà – conclude Rosini -, sulla scelta del candidato a sindaco e dei candidati consiglieri comunali, gli organi politici preposti e previsti dagli atti statutari del Pd regionale e nazionale, ovvero ed in primis l’assemblea dell’unione comunale di Grosseto, dove deve avvenire il vero e sano confronto di idee, anche diverse, tralasciando cene e pizze tra pochi amici e parenti, che come dimostra la storia politica recente del nostro Paese, non hanno mai fornito poi buoni risultati».