TALAMONE – “Non c’è alcuna ordinanza di chiusura del Porto di Talamone – ci tiene a specificare il sindaco Monica Paffetti – l’atto emesso dalla Capitaneria di Porto non prevede un’interdizione totale alla navigazione, ma solo una limitazione che riguarda due aree: la fascia delle catenarie, dove la navigazione è consentita ai natanti con pescaggio non superiore ai 50 cm e la zona dei pontili, dove è consentita ai natanti con pescaggio non superiore ai 90 centimetri”.
“L’insabbiamento – continua Monica Paffetti – è un fenomeno collegato in parte all’allungamento del braccio del molo costruito circa 10 anni fa, che ha modificato le correnti. Nella zona delle catenarie la situazione è rimasta quasi inalterata. L’aggravamento maggiore si registra, invece, nell’area dei pontili, soprattutto in conseguenza dell’alluvione: dal canale che corre parallelo, infatti, l’acqua limacciosa si è riversata in questa particolare zona riempendo i fondali”.
“Per trovare una soluzione all’interramento – spiega il sindaco – il Comune, insieme alla Regione e alla Provincia ha avviato dal 2014 un percorso, che ha permesso di ottenere il finanziamento di 300mila euro. Il percorso inoltre, sarebbe dovuto sfociare in un accordo, per prevedere la collaborazione dei privati che hanno le concessioni. L’accordo non è stato ancora perfezionato perché occorrevano i costi puntuali dell’intervento: se, infatti, il tipo di materiale da asportare dal fondale ha delle componenti inquinanti o non compatibili con il resto della costa, deve essere conferito in discarica con costi esorbitanti. Al contrario se è compatibile e non presenta componenti inquinanti, potrebbe essere utilizzato per il ripascimento, e quindi l’operazione sarebbe più semplice e avrebbe costi inferiori. Per dare questo tipo di risposta è stato avviato il procedimento che consentirà di effettuare il carotaggio. I concessionari si sono resi disponibili ad occuparsi di questo aspetto”.
“Prima e indipendentemente dall’ordinanza – conclude Monica Paffetti – il Comune aveva già fissato le date degli incontri necessari per verificare le proposte di carotaggio dei concessionari: una riunione c’è stata il 17 novembre con Arpat e Provincia per esaminare le varie ipotesi. E una il 18 novembre, nel corso della quale l’assessore Martellini, il consigliere Aldi e i dirigenti del Comune di Orbetello Carretti, Guarino e Cimino, si sono confrontati di nuovo i rappresentanti dei concessionari per riesaminare la loro disponibilità ad effettuare le operazioni. Gli incontri sono stati estremamente positivi: verranno predisposti tutti gli atti affinché subito, dalla prossima settimana, possano cominciare i carotaggi. Dopodiché, se i risultati saranno quelli sperati, ovvero dalle analisi il materiale risulterà adatto al ripascimento e privo di componenti inquinanti, le conseguenti operazioni potrebbero essere svolte nell’arco dell’inverno”.