GROSSETO -Sette grandi marchi di olio sono sotto indagine per presunte frodi riguardanti la provenienza delle olive, che si presume sia straniera. L’inchiesta scaturisce dalla possibilità che l’extravergine sia in realtà un olio di qualità inferiore.
“Notizie del genere – dice Mauro Ciani, segretario generale di Confartigianato Imprese Grosseto – non fanno che mettere in dubbio il modo di lavorare di una filiera intera. Prima l’allarme sulla nocività delle carni rosse, ora le indagini sulla qualità dell’olio: dobbiamo tutelare chi lavora rispettando le norme, altrimenti finiamo per screditare il Made in Italy. Purtroppo quando accadono fatti simili scaturiscono meccanismi anche incondizionati che portano il consumatore a non avere più fiducia nella qualità del prodotto finale: così come accaduto giorni fa per l’allarme dell’Oms sulla carne rossa e gli insaccati, adesso succederà purtroppo anche per l’olio”.
E l’associazione di categoria rilancia l’appello: “Da anni – ricorda Ciani – Confartigianato chiede agli enti preposti che si tuteli maggiormente il Made in Italy e chi lavora con cura e passione, rispettando tutte le regole imposte nei vari settori alimentari. Ci sono artigiani che si impegnano ogni giorno per offrire un prodotto di qualità altissima e vanno protetti perché rappresentano un’eccellenza italiana. Non possiamo ogni volta dover correre ai ripari per rimediare ai danni d’immagine nei confronti di chi lavora seriamente: è ingiusto. D’altra parte, la speranza è che il consumatore diventi più attento in conseguenza alle ultime notizie e controlli maggiormente i prodotti acquistati e la loro provenienza. Da qui l’invito ad assaggiare l’olio di chi lavora con passione e attenzione, nel rispetto di tutte le norme vigenti, con la cura di chi non vuole far altro che migliorarsi giorno dopo giorno”.