SANTA FIORA – «Le popolazioni dell’Amiata devono ritrovare il proprio protagonismo». Lo afferma il Movimento Civico di Santa Fiora, che da anni sostiene la maggioranza del Comune. «Nella nostra montagna un ciclo sociale ed economico è terminato e molti sono i segnali del processo critico che stiamo vivendo. In questi venti anni l’assenza di un progetto generale ha lentamente, ma inesorabilmente logorato un sistema che aveva la sua forza nell’unità, nella coesione, nel sentirsi parte di un insieme e nel riconoscere ad ogni paese caratteristiche e forza. L’obiettivo del Movimento Civico nel suo impegno di governo è sempre stato quello di aprire Santa Fiora ad un nuovo sviluppo che abbia come fine la crescita dei posti di lavoro, del benessere e della popolazione».
«La scommessa non è di conquistare le leadership tra sindaci, ma riprendere il ruolo di governo di un comprensorio e trasformare la parola Unione non in una formula amministrativa, ma in un concetto, un metodo, un progetto economico, sociale e politico. Il cosiddetto “braccio di ferro” sulla collocazione dell’autonomia scolastica a Santa Fiora è frutto di una forzatura e semplificazione – prosegue la nota -. I sindaci devono comprendere che si possono muovere soltanto in una logica comprensoriale. Non si tratta di una spartizione di centri direzionali. L’unità dell’Amiata passa da un equilibrio tra le comunità. L’alternativa fondata sul primato di pochi “campanili” sugli altri è destinata a condurre il comprensorio ad un lento. ma inesorabile isolamento e decrescita».
«L’Unione amministrativa oggi non funziona in termini di servizi ai cittadini e alle imprese – afferma il Movimento -. Aggregarsi e condividere non può voler dire peggiorare la situazione, deve garantire un miglioramento e ampliamento dei servizi. Uno degli snodi che tormenta l’Amata (e non solo), in particolare in questi ultimi anni, è la “questione” geotermia. E’ ormai un fossato che separa i Comuni geotermici da quelli che (seppur pacatamente) condannano questa fonte energetica. Il Movimento Civico ritiene, supportato dai dati scientifici provenienti da fonti autorevoli ufficiali e non da improvvisati pseudo ambientalisti, che la buona geotermia sia una risorsa, un’eccellenza, un valore per l’ambiente».
«La prospettiva che oggi abbiamo di fronte ha origine dall’assenza di un progetto unitario, e ci condanna all’isolamento e a un lento, ma continuo svuotamento di servizi. L’esempio su tutti sono le infrastrutture. E’ tempo che anche il problema delle infrastrutture sia collocato in un piano di area. Solo se saremo uniti in un progetto avanzato che unisca ambiente ed economia, infrastrutture ed energia riusciremo a sbloccare e interpretare l’Amiata di domani. Se il territorio con le sue istituzioni locali si impegnerà a costruire questo progetto di grande prospettiva – conclude – Santa Fiora farà la sua parte e sarà in prima linea in tutto e per tutto».