GROSSETO – Se non è “Salvate il soldato Ryan” poco ci manca, difatti una compattezza così, tra squadra e allenatore, non si ricorda facilmente. Maciucca, che dopo lo scivolone di Arzachena, è stato ripreso pubblicamente da Giacomarro sembra immune da ogni forma di rancore, anzi l’aver lavato i panni in piazza lo considera una critica costruttiva. Stessa cosa per Olivieri che inizia la sua intervista con «Sono contento per il gol e per la partita che abbiamo fatto per far capire che siamo tutti dalla parte del mister» e alla domanda di cosa abbia di speciale Giacomarro per essere così amato all’interno dello spogliatoio, lo stesso Olivieri risponde: «In dieci anni non ho mai avuto uno che mi ha insegnato il calcio così ma si sa, in una squadra che punta a vincere, il primo che paga è il mister anche se poi in campo ci andiamo noi», in pratica una replica alle dichiarazioni di Di Gennaro di qualche settimana fa.
Questa necessità di difendere ad oltranza Giacomarro incuriosisce, se non altro per il fatto che il Grosseto non naviga in cattive acque ma veleggia a due punti dalla prima in classifica. Vero è che i problemi per il Grifone restano sempre i soliti settimana dopo settimana, infatti, per quanto l’Ostiamare in settanta minuti non abbia praticamente mai varcato la linea della nostra area di rigore, è bastato un gol casuale per trasformare i nostri ragazzi in pesci colorati di un acquario a guardare gli attaccanti romani dilagare e imperversare nella nostra area come i Barbari in Italia alla fine dell’impero Romano. Evidentemente i preziosi insegnamenti fanno ancora fatica a far presa sugli alunni e ancora di più ad essere messi in pratica lontano dallo Zecchini.
Probabilmente anche per questo da parte della società non si evince verso Giacomarro lo stesso morboso attaccamento, a questo punto c’è da sperare che nessuno in serie A si metta a leggere le interviste post partita perché probabilmente farebbero a gara per portarci via il mister già dal mercato di Gennaio e per Max Pincione diventerebbe davvero difficile trovare un sostituto da far digerire a tutta la squadra.