GROSSETO – La sensazione che Grosseto possa essere una “seconda” Livorno c’è. Almeno stando ai dati dell’ultimo sondaggio commissionato dal Pd. In città il partito di Renzi è sopra di un soffio al movimento di Grillo e allora in vista delle prossime amministrative il M5S è attivo su più fronti.
L’occasione è ghiotta questa volta e i pentastellati grossetani lavorano al programma con una serie di incontri e contemporaneamente pensano alla lista da presentare nella prossima primavera. Stiamo parlando della candidatura a sindaco, ma anche di quelle dei consiglieri comunali.
Come sarà scelto il candidato a sindaco – A spiegarlo è Giacomo Gori, consigliere comunale del M5S. «Ci siamo dati già da quattro anni un metodo di lavoro che prevede una serie di gruppi. I partecipanti a questi gruppi noi li chiamiamo “attivisti”. Adesso sono una cinquantina e sarà tra questi che sceglieremo il prossimo candidato». Ma come avverrà la scelta. In pratica gli attivisti hanno la possibilità di auto candidarsi e proporre il proprio nome. «Saranno poi gli stessi attivisti (quindi 50) insieme agli iscritti al meetup (circa 300) e anche ai simpatizzanti del movimento (diverse centinaia) a scegliere chi dovrà correre alla guida della lista a 5 Stelle». Una volta individuate le candidature in campo, il Movimento chiederà a queste 1000 persone di votare. «La votazione potrà avvenire in un luogo fisico – spiega Gori (una sorta di primarie, ndr) – oppure per esempio anche attraverso la rete».
Come saranno selezionati i candidati al consiglio comunale – I candidati in lista devono essere 32. Una parte maggioritaria della lista sarà scelta tra gli attivisti (i 50 che abbiamo detto), il resto invece arriverà dalle auto candidature presentate dai singoli cittadini grossetani. «Abbiamo avviato già da tempo – dice Gori – sul nostro sito (www.grosseto5stelle.it/autocandidatura/) la campagna per dare la possibilità a tutti i cittadini di auto candidarsi». Ma come funziona la scelta di un candidato al consiglio? «Noi vaglieremo le varie candidature, sia quelle tra gli attivisti che quelle che arrivano dai cittadini, attraverso una griglia multicriterio. Ci saranno infatti una serie di criteri, per esempio i titoli, le competenze, la conoscenza del territorio e altri ancora, che assegneranno dei punteggi ai vari candidati. Da questa assegnazione sarà poi stilata una sorta di graduatoria e da quella “pescheremo” i candidati».