GROSSETO – Ascom Confcommercio Grosseto aggiorna sullo “stato dell’arte” della vicenda canoni demaniali marittimi, informando della buona notizia per i balneari della costa grossetana che arriva dal tavolo di confronto Regione – associazioni di categoria.
“Dopo un approfondimento delle problematiche collegate alle attività del sistema delle PMI del settore, è stato rilevato come il quadro normativo nazionale sia ancora incerto e indefinito anche rispetto alla quantificazione dei canoni per le concessioni demaniali – scrivono dalle associazioni regionali di Sib Confcommercio, Fiba Confesercenti, Cna Balneari ed Assobalneari Confindustria – Per questo la Regione e le le categorie hanno condiviso lo stralcio della norma contenuta nella proposta di legge di stabilità 2016 che ipotizzava un incremento della addizionale regionale sul canone. L’occasione dell’incontro ha consentito anche di continuare l’approfondimento rispetto alle problematiche indotte dalla applicazione della normativa comunitaria e l’esigenza di puntare, Regioni e associazioni di categoria, a sollecitare il Governo e il Parlamento a rivedere il quadro della normativa da troppo tempo rinviato, tutto ciò è ritenuto necessario per garantire al sistema dell’offerta balneare italiana le necessarie condizioni per lo sviluppo economico e occupazionale del settore”.
Ascom Confcommercio ringrazia la Regione per aver capito le ragioni dei balneari e per aver rinunciato all’aumento ingiustificato dei canoni demaniali, che in questo momento avrebbe ulteriormente affossato una categoria già fortemente penalizzata dall’incertezza della direttiva Bolkestein.
“Una notizia che ci rincuora – commenta Walter Maretti, presidente Sib Confcommercio Grosseto – Le ultime riunioni fatte a livello regionale ed anche nazionale con la Giunta del sindacato balneari hanno avuto il loro effetto e siamo finalmente riusciti a far capire, a chi ancora nutre qualche dubbio, che la nostra categoria è di importanza primaria per il turismo e per l’economia tutta, in particolare in Toscana, dove creiamo un indotto notevolissimo. Siamo felici di questo passaggio, ma non siamo ancora sereni per questa indecisione da parte del Governo nel prendere in mano la situazione che ci vede penalizzati. Questo stato di cose, questo sentirci sempre a rischio, non ci permette di investire come dovremmo fare per rispondere alle attuali esigenze dei turisti”.