GROSSETO – Identità, visione, missione e valori. Sono queste le definizioni de #lascuolachevogliamo, contenute in una “carta costituzionale”, giunta al termine di un percorso avviato già da maggio scorso. L’obiettivo è quello di orientare le scuole cattoliche verso un percorso partecipato di ascolto dal basso.
«Abbiamo cercato di riflettere su questo lavoro importante – spiega il vescovo Rodolfo Cetoloni -, a mio avviso è emerso un senso di distinzione e corresponsabilità all’interno delle nostre scuole, con grande sensibilità dei nostri docenti. Tutto questo fa emergere anche il desiderio di dare risposte trasparenti».
Le tappe del percorso intrapreso hanno visto anche la presenza di un focus group che si è tenuto il 22 maggio. Ben 70 personalità del mondo culturale, economico, istituzionale, del volontariato, delle produzioni e delle categorie produttive, hanno risposto ad otto domande sulla scuola: tempo, luogo, attività, capacità, credenze, valori, studente, insegnante.
«Il lavoro svolto è stato sviluppato su due percorsi, uno interno e uno esterno – spiega don Pier Mosetti, responsabile del coordinamento delle scuole cattoliche -. Quello interno ha costituito l’ossatura su alcuni punti, come identità, visione, missione e valori. Quello esterno ha rappresentato il focus con le famiglie, in questo modo siamo passati dalla scuola che vorremmo, alla scuola che vogliamo».
Al focus group hanno fatto seguito nelle settimane successive quattro tavoli di lavoro telematici, che hanno avuto come protagonisti insegnanti, personale non docente, presidi, genitori, rappresentanti degli studenti. Ogni tavolo aveva uno specifico ambito e al termine di ogni incontro è stato redatto un testo utile a redigere la “carta costituzionale”, attraverso le quattro direttrici che delineano le scuole cattoliche della diocesi di Grosseto.
«Abbiamo sviluppato il percorso attraverso lavori indipendenti – conclude Marco De Santis, a cui è stata affidata la guida e l’animazione dell’intero progetto -. Abbiamo chiesto alle famiglie quali fossero le aspettative sulla scuola, mettendo i risultati in un cassetto, poi abbiamo definito con chiarezza quali valori ci accompagnano. E’ stato un lavoro stimolante, perché prima abbiamo costruito le idee e solo successivamente le scuole aderiranno in maniera spontanea. Prenderò in prestito una frase per descrivere questa esperienza: “la leadership significa creare un mondo al quale le persone desiderano appartenere”».