GROSSETO – Soffia il vento del cambiamento in direzione dello Zecchini. E’ qualcosa di inevitabile dopo il pesante 4-0 rimediato nella trasferta di Arzachena. Il naufragio dei biancorossi non può essere visto come un campanello d’allarme, perché le avvisaglie c’erano già state a Rieti, in una battuta d’arresto molto più contenuta dal punto di vista del passivo, ma per certi aspetti similare a quella sarda, almeno dal punto di vista dell’atteggiamento.
Superfluo quindi dire che la società dovrà riflettere su questo scivolone che deve subito essere messo da parte, ma non cancellato. L’attenuante dei ritardi, di una stagione partita di rincorsa, è ormai superata dal trascorrere del tempo, perché si sa, nella vita, ma soprattutto nel calcio, la memoria è corta e se sei il Grosseto, e giochi in Serie D, devi fare una sola cosa: vincere.
Il vento del cambiamento dovrà, per necessità, avvolgere anche il tecnico. Il difetto della squadra è ormai cronico e conclamato, tale da racchiudersi in una fase difensiva carente sia sotto il profilo tattico che strutturale. Giacomarro ha sempre insistito sul 3-5-2 ultra-propositivo, senza filtro in mediana, dove ogni squadra ha sempre un mastino pronto a ringhiare sulle caviglie dell’avversario. Il calcio è divertimento e su questo il tecnico è stato bravissimo a incantare la platea, ma per ottenere risultati occorre anche l’equilibrio. In questo il mister non è ancora riuscito a centrare l’obiettivo dopo dieci giornate di campionato, ragion per cui il cambiamento diventa necessità, in attesa che i difetti strutturali, con una squadra “leggera” anche dal punto fisico, vengano corretti in fase di mercato.
Qualche mese fa il mister andava dicendo che era importante non prendere rete, perché prima o poi, con il potenziale a disposizione, uno per il Grosseto ne sarebbe arrivato. Adesso a distanza di alcune settimane il concetto appare un po’ diverso: occorre realizzare tante reti, perché prima o poi, con questa fase difensiva, il Grifone almeno uno ne subisce. Su questo ci sarà da lavorare, in un clima per niente facile, anche perché perdere 4-0, quando sei il Grosseto e giochi in Serie D, fa terribilmente male.