FOLLONICA – Trasparenza e celerità. Due cose che, secondo i 5 Stelle follonichesi, mancano all’amministrazione comunale. «La determina dirigenziale di assunzione per mobilità dell’attuale Comandante della municipale è stata emanata 24 ore prima dell’entrata in vigore del Decreto Legge Enti Locali che bloccava tutte le possibili assunzioni nell’ambito del servizio di Polizia Municipale, al fine di favorire il riassorbimento del relativo personale provinciale. Legittimo? Mah, qualche dubbio effettivamente sorge, ma la cialtroneria e la totale incapacità di “governare” una struttura si evince dal non aver provveduto alla predetta assunzione del Comandante mesi prima, durante il periodo di comando, quando la circolare ministeriale consentiva le mobilità già avviate nel 2014. Ricordiamo che tale procedura di mobilità è stata avviata nell’ottobre 2014 e si è conclusa quindi con l’assunzione dopo ben 9 mesi!»
«Il Comune non primeggia nemmeno per celerità – proseguono dall’M5S -! L’assunzione del Comandante formalizzata all’indomani della circolare ministeriale avrebbe consentito di anticipare l’effettiva presa di servizio in modo stabile nel Comune di Follonica e di avviare quei processi organizzativi e di incremento del personale che ancora stentiamo a vedere nella Polizia municipale. L’ammonizione di mancata trasparenza di questa Amministrazione è arrivata anche dal Tribunale amministrativo di Grosseto. Ci chiediamo dove siano finiti i principi di trasparenza e celerità dell’azione amministrativa nel Comune di Follonica. Una struttura con un Segretario generale, cinque posizioni dirigenziali, e 16 posizioni organizzative che arranca sui concetti fondamentali che devono guidare l’azione dell’ente nei confronti della propria cittadinanza».
«Un Segretario che, a norma di legge, è responsabile della trasparenza e che non esercita a dovere il proprio ruolo, non sollecitando i responsabili dei servizi, non promuovendo l’accesso, ma anzi come abbiamo potuto testare con mano agisce di fatto in modo contrario, differendo fino all’esasperazione l’accesso agli atti e dati detenuti dall’ente. Rileviamo inoltre forti perplessità su un Segretario generale che nel suo ruolo di responsabile della corruzione rivesta contemporaneamente l’incarico di dirigente del 5° Settore e precisamente del servizio gare ed appalti, un servizio che notoriamente è particolarmente sensibile alla corruzione. Il controllore che controlla il controllato cioè se stesso. Inoltre le competenze del 5° Settore sono illogiche, poco funzionali all’organizzazione con esiguità di personale, insomma un settore di cui si poteva fare benissimo a meno ripartendo le competenze tra gli altri Responsabili. Non è che la quinta posizione dirigenziale serve da poltrona per la futura soppressione della figura del Segretario generale – concludono – come riforma Madia vuole?»