GROSSETO – La Due Mari sarà completata entro luglio 2016. Stiamo parlando naturalmente del maxilotto e dei cantieri aperti nella parte centrale del tratto tra Grosseto e Siena. I lavori procedono come da programma e ad informare dei tempi di realizzazione e del completamento delle opere è direttamente il Governo attraverso la risposta che il sottosegretario alle infrastrutture Umberto Del basso De Caro ha presentato all’interrogazione del parlamentare Pd Luigi Dallai.
«L’attenzione mostrata dal Governo nei confronti della Siena – Grosseto – dice Dallai – è un segnale positivo. Ora dobbiamo monitorare affinché procedano con rapidità i lavori per completare i lotti già appaltati e per riaprire la galleria di Casal di Pari, per avvicinarsi al completamento di un’opera fondamentale per il nostro territorio e per tutta la viabilità del centro Italia».
I tempi dei lavori e la riapertura della galleria di Casal di Pari. «Luglio 2016. E’ questo il termine che si è dato il governo per l’ultimazione dei lotti 5, 6, 7 e 8 della Siena – Grosseto, emerso nella risposta alla mia interrogazione. Una tempistica che va di pari passo ai lavori previsti sulla galleria oggi chiusa. Su questo fronte il governo afferma che «dopo i lavori di messa in sicurezza della galleria, si procederà alla riapertura al transito del tunnel nel minor tempo possibile, presumibilmente entro tre mesi. Ad oggi – continua il testo – esiste un’ordinanza di chiusura della galleria sino al 24 novembre prossimo, ma solo in seguito alla scelta della soluzione progettuale da adottare si potrà stabilire un’eventuale variazione del termine stimato per la conclusione dei lavori».
Le prospettive per le infrastrutture della Toscana del sud. «Sono soddisfatto della risposta del governo perché dimostra l’attenzione verso quest’opera e perché ci offre dei tempi sui quali possiamo calibrare il nostro impegno. Quella della viabilità è una sfida troppo importante per il nostro territorio, all’interno della quale il completamento della Due Mari gioca un ruolo di primo piano. Una sfida che dovremo portare avanti in un quadro di integrazione tra trasporto su rotaia e trasporto su gomma e che dovrà caratterizzare lo sviluppo delle infrastrutture della Toscana del sud».