ORBETELLO – Nemmeno due giorni di tempo dalle sue dimissioni che già tutta la sinistra orbetellana rimpiange l’assenza di Giuliano Baghini, l’ex assessore di Rifondazione Comunista che si è tirato fuori dalla scena politica per una scelta, a suo dire, di coerenza, ma anche di probabile divergenza di visione con il progetto politico che era stato costruito cinque anni fa con la lista Uniti per il Cambiamento che sostenne il sindaco Paffetti.
Una decisione che però, adesso, sembra qualificarlo come unico “eroe” ed ultimo baluardo rimasto della sinistra orbetellana che così non ha più all’interno della maggioranza nessun membro né di RC né di Sel. La sua decisione improvvisa, infatti, sembra aver risvegliato timori e coscienze che si faranno sentire anche durante la prossima campagna elettorale.
In primis quella del sindaco Monica Paffetti che ricorda che «il rapporto con Giuliano Baghini è stato positivo e ricco di stimoli. Giuliano ha dato il suo contributo al Comune di Orbetello in un momento difficilissimo – spiega lei – ha condiviso, innanzitutto, l’emergenza eccezionale dell’alluvione cercando come tutti noi di essere al fianco di tutta la popolazione colpita. E’ stato un assessore attento e competente, e, anche se opinioni e situazioni politiche lo hanno portato ad uscire dalla giunta, lo ringrazio per la sua franchezza e onestà intellettuale che hanno contraddistinto il suo impegno. Orbetello ha bisogno di persone disponibili e attente, dentro e fuori il Consiglio comunale – conclude la Paffetti – e la sua esperienza è un patrimonio a cui sarà difficile rinunciare».
Al sindaco fa eco Sel della Costa d’Argento che sottolinea che «in un paese dove gli “Scilipoti” di turno sono a tutti i livelli, dove si cambia partito e collocazione politica come le mutande, dimettersi dal consiglio comunale per non aver rinnovato la tessera del partito in cui si militava quando si è stati eletti, è un gesto nobile – dicono dal coordinamento – la scelta di Giuliano Baghini porta però la sinistra fuori dal consiglio comunale e ci auguriamo che fino alla fine del mandato l’attuale amministrazione abbia la forza e la coerenza di non cambiare rotta su quei temi per i quali Sel, nonostante non abbia da tempo e non per sua responsabilità, rappresentanti né in Consiglio né nella Giunta, ha deciso di sostenere in questi anni il sindaco Paffetti. Problemi questi – insistono loro – la cui responsabilità è da riscontrare nelle scelte che il centrodestra ha fatto in 15 anni di malgoverno prono ad interessi dei grandi speculatori, spesso esterni al nostro territorio, e che oggi tenta di riapparire vergine con il sostegno più o meno diretto di chi, per opportunità personale, si dichiara di “centrosinistra” ma fin dai primi giorni di vita di questa amministrazione ha seminato “zizzania”».