GROSSETO – Nuove speranze per la Mabro dopo l’apertura delle buste avvenuta questa mattina a Roma. Come già scritto in precedenza, al commissario Paolo Coscione sono pervenute due buste e una e-mail. Due le manifestazioni d’interesse volte alla trattativa privata, una invece la proposta con assegno e prospettiva di assorbimento per il personale.
Da indiscrezioni, nella prima busta era contenuta una manifestazione d’interessa da parte di più soggetti imprenditoriali. Nessuna offerta concreta è stata inserita, anche perché la volontà è di andare a trattativa privata. All’attività tessile sarebbe interessata un imprenditore di Bergamo, con tre distinte ditte differenti proiettati verso l’immobile.
A quanto pare, invece, l’offerta più concreta, era presente nella seconda busta che conteneva anche un assegno bancario di 3mila euro. La proposta di acquisto di 30 mila euro, ha nel progetto il rilancio del marchio e un nuovo stabilimento, magari con l’aiuto delle istituzioni. A questo si aggiungerebbe la prospettiva di assorbire tutto il personale in maniera graduale. L’azienda è maremmana e con sede a Grosseto, anche se non produce nel settore tessile.
Infine l’e-mail, proveniente da una società cinese. In questo caso la proposta è quella di fare un prodotto italiano da vendere in Cina. Anche in questa circostanza però, si tratterebbe di una trattativa privata. La società vorrebbe visionare l’azienda grossetana per poi fare un’offerta nei prossimi giorni.
Il commissario Paolo Coscione, a questo, punto valuterà tutte le possibilità di concerto con il ministero. Ancora presto per parlare di una giornata trionfale per la Mabro, ma di certo, dopo mesi di nulla di fatto, qualcosa inizia a muoversi anche sul fronte della concretezza. Adesso non resta che attendere le verifiche del caso.