ORBETELLO – La maggioranza del sindaco Paffetti ha perso questa mattina, dopo il consiglio comunale e politicamente parlando, uno dei suoi membri storici, Giuliano Baghini, ex assessore ed uomo chiave della vittoria alle amministrative del 2011 dove ottenne moltissime preferenze. Al suo posto, in virtù della graduatoria delle passate elezioni potrebbe entrare l’ex-arbitro Massimiliano Velotto, che però vive adesso in Sicilia oppure l’orbetellano Diego Bollaro, membro di una sinistra moderata.
Giuliano Baghini era stato per due anni responsabile di lavori pubblici ed altre importanti deleghe dell’amministrazione comunale e questa volta ha rassegnato le dimissioni anche da consigliere comunale, giustificando le sue motivazioni con una scelta politica di coerenza. In pratica, detto in due parole, Baghini non sembra essersi riconosciuto più nel modo di fare dell’amministrazione di Monica Paffetti che, nel corso degli anni, si è effettivamente spostata più al centro diventando addirittura renziana, lei che era sempre stata apparentemente vicino a Sel e Rifondazione.
Una scelta inaspettata che, però, non lascia sbalorditi tutti gli attori della politica orbetellana visto che l’amarezza di Baghini era già apparsa latente, ma evidente, dopo le dimissioni da assessore: «Principalmente la mia scelta è politica – ha spiegato nella sua lettere di dimissioni – anche perché quest’anno, per la prima volta, non ho rinnovato la tessera del mio unico e storico partito di appartenenza, Rifondazione Comunista. Un decisione sofferta, dovuta sia a questioni nazionali che locali, anche se sono un uomo di sinistra e sempre lo sarò. Del resto ritengo sottolineare queste mie dimissioni perché lo devo ai miei concittadini, quelli che mi hanno votato soprattutto: oggi in Italia assistiamo spesso ad episodi in cui la persona eletta cambia partito, ma rimane sempre al suo posto, una prassi ormai consolidata – ha chiosato Baghini – ma per quello che sono i miei valori etici e morali penso proprio di aver fatto una scelta giusta concludendo così il mio mandato, ma non il mio impegno per la comunità orbetellana».