SIENA – La responsabilità economica, sociale e ambientale sempre più al centro dell’operato e delle scelte strategiche di Acquedotto del Fiora. È quanto emerge dal rapporto 2014 sulla sostenibilità aziendale, presentato oggi (16 ottobre) in occasione dell’ assemblea dei soci tenutasi a Siena.
La sesta edizione del documento – consultabile sul sito internet www.fiora.it – fa riflettere sui progressi effettuati dall’azienda nei tredici anni trascorsi dall’affidamento della concessione e sulle iniziative e i progetti di miglioramento verso i quali il gestore è orientato.
La responsabilità economica: 38,5 milioni gli investimenti realizzati nel sistema idrico integrato, 96 euro per abitante residente, oltre tre volte la media nazionale; 60,45 milioni il valore aggiunto, con un incremento del 20% rispetto al 2013; 56,3 milioni di euro di lavori e opere esterne, di cui il 52% realizzati da fornitori locali, caratterizzate da basso TCO (Total Cost of Ownership) e alta qualità che insieme alla professionalità e competenza dei dipendenti del Fiora consentono al gestore di erogare un servizio a standard europeo nonostante la vetustà delle infrastrutture gestite.
Nel capitolo della responsabilità economica è da sottolineare la stabilizzazione a lungo termine del debito contratto dall’azienda che nel periodo 2002-2015 ha consentito la realizzazione di oltre 340 milioni di euro di investimenti. Il finanziamento di 143 milioni di euro – ottenuto da un pool delle principali banche italiane nel mese di maggio – rappresenta una delle più importanti operazioni finanziarie nel settore idrico integrato del 2015 in Italia, mette fine ad una serie di prestiti ponte a breve termine con cui dal 2007 si finanziava il gestore e dà certezza al piano d’ambito, consentendo all’azienda di pianificare le attività e gli investimenti in un’ottica di lungo periodo.
La responsabilità sociale: 409 dipendenti di cui più del 95% a tempo indeterminato e oltre il 24% donne, che operano con professionalità e nel rispetto del codice etico di cui l’azienda si è dotata nel 2007; oltre 196 mila contatti con i propri clienti (ciò significa che il gestore contatta tutti i propri utenti almeno 1 volta all’anno) e l’indice di soddisfazione dell’utente al 93% testimoniano il livello di qualità del servizio raggiunto e la massima attenzione al cliente/utente; un’acqua salubre e di qualità grazie al numero di analisi di gran lunga superiori a quelle previsti dalla normativa di settore, con un incremento, rispetto al 2013, del 17% dei parametri analizzati. Nel capitolo della responsabilità sociale vanno collocati la nuova “Carta del Servizio” e la nuova struttura tariffaria introdotte dall’Autorità Idrica Toscana (AIT) nei mesi scorsi. La “Carta del Servizio” è il principale strumento che regola i rapporti tra azienda e utenti. Novità fondamentale, si tratta di un documento unico per tutti i gestori toscani, per garantire ai cittadini della regione gli stessi diritti e tutele e individua livelli di servizio più performanti rispetto al passato. Ad esempio, nella nuova “Carta del servizio” sono indicate tempistiche più brevi per tutti gli aspetti legati alle nuove forniture (preventivo, posa del contatore, allaccio etc); una maggiore disponibilità dei diversi canali di contatto con il pubblico (incremento degli orari di apertura degli sportelli); maggiori strumenti di tutela del cliente, richiamando in modo più marcato la funzione delle associazioni dei consumatori, investendole del ruolo di “partner” dei gestori nella risoluzione delle eventuali problematiche che possono sorgere nel rapporto con gli utenti. Grazie alla nuova “Carta del Servizio” dunque i cittadini avranno standard univoci che le aziende si impegnano a rispettare in maniera stringente. Contestualmente alla nuova “Carta del servizio”, l’AIT ha deliberato anche i nuovi scaglioni tariffari, in vigore dall’8 luglio, per iniziare ad armonizzare anche le tariffe dei sei gestori toscani, verso una politica tariffaria unica. Introdotte, tra le altre novità, una fascia agevolata con una riduzione di oltre il 10% della tariffa rispetto a quella precedente per le utenze residenziali a basso consumo (fino a 100 litri al giorno di consumo), una tariffa speciale non progressiva per agevolare le attività produttive che necessitano di più di 500 metri cubi di consumi annui e ha mantenuto la riduzione tariffaria del 50-70% per le utenze a basso reddito.
La responsabilità ambientale: Il costo dell’energia elettrica nel 2014 si è attestato a 9,4 milioni di euro, poco meno del 10% dei ricavi, con un risparmio del 7% rispetto all’anno precedente e la riduzione di oltre 0,5 milioni dalla bolletta. Acquedotto del Fiora continua così la riduzione dei consumi di energia elettrica, che dal 2009 al 2014 sono scesi da 67 a 53 Gwh/anno, nonostante gli impianti gestiti siano aumentati da 871 a 1009. Tale risparmio energetico corrisponde ad una riduzione delle emissioni in atmosfera di oltre 8.600 tonnellate di anidride carbonica, equivalenti alla capacita di assorbimento della CO2 di circa 1.000 ettari di foresta. Alta qualità dell’acqua reflua in uscita dai depuratori, grazie ai controlli di gran lunga superiori a quelli previsti dalla normativa di settore, con un incremento, rispetto al 2013, del 17,1% dei parametri analizzati. Alto recupero in agricoltura, oltre l’83%, delle circa 15mila tonnellate di rifiuti prodotti dai processi depurativi e sperimentazione di tecnologie finalizzate alla riduzione di oltre il 60% della massa dei fanghi prodotti, attualmente in corso presso l’impianto di depurazione di Ponte a Tressa (Siena). Nel capitolo della responsabilità ambientale si colloca il completamento della realizzazione dei depuratori in linea con le direttive europee per gli agglomerati urbani al di sopra dei 2000 abitanti equivalenti, che oltre a garantire un ambiente di qualità evita sanzioni milionarie ai territori inadempienti. Sono infatti in fase conclusiva la realizzazione degli impianti di Abbadia San Salvatore, Arcidosso, Montalcino e Manciano che concludono la messa a norma di tutti i centri urbani con oltre 2000 abitanti equivalenti. Anche sul gestore si riflettono i danni provocati dai cambiamenti climatici: sono di circa 500/600mila euro quelli causati dall’evento alluvionale che a fine agosto ha colpito i territori di Monteroni d’Arbia, Buonconvento, Murlo e zone limitrofe; di pari importo l’intervento effettuato nel mese di luglio a Grosseto, per la realizzazione del nuovo attraversamento del fiume Ombrone, che ha sostituito la precedente struttura, danneggiata dagli eventi alluvionali dell’inverno 2012.
Conclusioni: Anche il rapporto sulla sostenibilità del 2014, come il bilancio economico-finanziario, evidenzia sia l’esigenza di mitigare l’incremento della tariffa – sospinta in alto dalla mole d’investimenti necessari per adeguare le infrastrutture agli standard europei e garantire un servizio di qualità alle comunità gestite – sia l’esigenza di garantire la realizzazione di tutti gli investimenti previsti dal piano d’ambito nel periodo 2016- 2026 e la contestuale restituzione del debito acquisito.
“Siamo ben consapevoli di operare in un settore sensibile – commentano Aldo Stracqualursi e Tiberio Tiberi, rispettivamente amministratore delegato e presidente di Acquedotto del Fiora – perciò il nostro obiettivo è rivolto non solo a preservare il valore economico e patrimoniale dell’impresa ma anche, e soprattutto, alla cura del cliente, all’etica e alla sicurezza ambientale, al rispetto del territorio che ci circonda, alla salvaguardia dell’occupazione, alla qualità del servizio, all’immagine e alla reputazione dell’azienda titolata a gestire il servizio attraverso un rapporto virtuoso con la collettività”.