GROSSETO – Martedì 13 ottobre alle ore 10 nella sala conferenze di Confagricoltura Grosseto, in via De Barberi,108 è stata organizzata una riunione pubblica in cui sarà presentato il progetto “Carne bovina Maremmana”, inserito nel Piano Integrato di Filiera per l’annualità 2015 e in scadenza il 30 ottobre. Il progetto, del valore complessivo di 4 milioni di euro, ha come obiettivo valorizzare e rilanciare la produzione di carne bovina nel territorio maremmano, produzione afferente al settore zootecnico, tradizionalmente molto radicato e presente in Provincia di Grosseto, che negli ultimi anni ha attraversato, a causa di ragioni complesse ed articolate, una stagione di crisi che ne ha determinato una progressiva contrazione.
“La storica vocazione alla zootecnia del territorio maremmano – commenta il presidente di Confagricoltura Grosseto, Antonfrancesco Vivarelli Colonna – vede oggi un tentativo di rilancio per la filiera produttiva della carne con l’apertura del nuovo mattatoio, struttura funzionale tanto auspicata dal mondo agricolo locale, necessaria a fornire quei servizi indispensabili agli allevatori per il contenimento dei costi di produzione e costituente l’anello di chiusura della filiera. Tale impianto industriale – aggiunge Vivarelli – deve rappresentare per la provincia di Grosseto un forte elemento incentivante della produzione di carne, concorrendo in modo determinante alla riduzione dei costi per gli allevatori e rendendo quindi più appetibile il comparto, tanto ai produttori esistenti che a quelli che hanno ridotto o cessato l’attività di allevamento oltre a quelli che intenderanno intraprenderla per la prima volta”.
La sinergia fra l’attività di allevamento e quella di macellazione si realizzerebbe ulteriormente con lo sviluppo di una linea per la trasformazione e lavorazione della materia prima ed il suo confezionamento, la cui realizzazione è prevista all’interno dello stabilimento, in modo da valorizzare ulteriormente, sotto il profilo commerciale e gastronomico, il prodotto locale. “Lo scopo del progetto – spiega Vivarelli – è anche quello di creare un prodotto nuovo con caratteristiche organolettiche e qualitative uniche che si richiamino al territorio maremmano, puntando sull’incentivazione della linea vacca-vitello seguendo le modalità di allevamento tipico della razza Maremmana, effettuato allo stato brado, secondo protocolli e disciplinari condivisi con il settore commerciale, ed istituendo anche un confronto fra razze, il tutto finalizzato al miglioramento dell’efficienza tecnico economica dell’allevamento ed all’ottenimento di un prodotto di qualità riconducibile al territorio anche attraverso l’istituzione di un marchio”.
Come elemento di apporto il progetto si avvale della Scuola Sant’Anna di Pisa e il Centro interdipartimentale di Ricerche Agro-Ambientali dell’Università di Pisa per l’approfondimento di tematiche quali il miglioramento dei prati, l’alimentazione animale, le caratteristiche chimico fisiche e qualitativamente delle carne, la salvaguardia del benessere animale e per l’incremento della commercializzazione del prodotto “carne”. La riunione è aperta a tutti coloro che sono interessati all’argomento o che manifestano interesse in merito.