GROSSETO – «Annotiamo con piacere, dagli organi di stampa, che una prima forza politica ha riconosciuto l’importanza e la necessità del baratto amministrativo per la nostra città ed ha manifestato l’intenzione di portare la questione in consiglio comunale». Così Matteo Della Negra e Roberto Carlettini, promotori della petizione che ha raccolto 1500 firme già consegnate in comune, intervengono in risposta a quanto dichiarato dagli esponenti del Psi grossetano che si erano dichiarati disposti a portare in consiglio comunale, per approvazione, la proposta del baratto amministrativo.
«Curiosamente, però, detto partito ha dimenticato di citare la volontà, squisitamente apartitica ma di sicuro tenore politico, già espressa dai 1500 grossetani attraverso le 1500 firme apposte sulla petizione inviata al sindaco lo scorso 5 ottobre, per l’adozione del baratto amministrativo – scrivono i promotori -. Sarebbe forse stato più opportuno, e rispettoso della volontà espressa dai cittadini attraverso la petizione, optare per un differente metodo, magari attraverso un atto consiliare che avesse lo scopo di sostenere tale iniziativa».
«Ricordiamo, per dovere di cronaca che, come da apposito Regolamento Comunale, la petizione indirizzata al Sindaco, alla quale deve essere data risposta entro 30 giorni (6 Novembre), deve essere valutata dai competenti uffici comunali che predisporranno le eventuali modalità di intervento del Comune – aggiungono -. Auspichiamo che a questa prima manifestazione di interesse da parte di una forza politica si affianchino, uno dopo l’altro, anche gli altri partiti, liste civiche e movimenti attualmente presenti in consiglio comunale così come è avvenuto a Follonica, dove la mozione di indirizzo per il realizzando regolamento sul baratto amministrativo è stata votata all’unanimità. Il baratto amministrativo è già realtà in molti comuni italiani».