GAVORRANO – Venerdì 2 ottobre, al padiglione Expo Partner, a Milano si è svolto il workshop dal titolo “Il recupero e la valorizzazione dei siti di miniera dismessi, occasione di sviluppo per un turismo geologico e culturale. La necessità di una regolamentazione normativa”. Protagonista il geoparco delle Colline Metallifere.
Organizzato da ISPRA (l’Istituto per la protezione ambientale), Regione Lombardia promosso dal Ministero dell’Ambiente con il patrocinio dell’Aipai (l’associazione italiana patrimonio di archeologia industriale), l’evento aveva una platea di oltre 170 iscritti. Il clou della giornata è stata la firma di un protocollo di Intesa per la costituzione della rete nazionale dei parchi e dei musei da parte di numerosi sottoscrittori, tra cui appunto il parco nazionale delle Colline Metallifere, il parco- museo delle miniere dell’Amiata e moltissime altre realtà minerarie italiane. A rappresentare il geoparco c’era il suo direttore, la dottoressa Alessandro Casini.
“Dopo moltissimi anni, con vari tentativi coordinati da Ispra, finalmente – commenta il presidente del Parco delle Colline Metallifere Luca Agresti – è nata la rete dei “Minerari”. Avrà un compito molto importante, cioè quello di sostenere politicamente e supportare tecnicamente il rafforzamento dell’impianto normativo del settore e la possibilità di scambiarsi esperienze e buone pratiche”.
“L’adesione a questo protocollo di Intesa – prosegue il presidente Agresti – è l’inizio di un importante lavoro di coordinamento tra tutte le realtà culturali che basano la propria mission della valorizzazione del patrimonio geominerario. Sono convinto che il lavoro comune andrà al di là delle proposte (comunque fondamentali) relative al riconoscimento normativo delle nostre realtà. La costituzione di una rete che rifugga l’autoreferenzialità, inclusiva e permeabile alle altre discipline può veramente fare la differenza per la crescita e il rafforzamento dei musei e dei parchi geominerari dal punto di vista della tutela e della valorizzazione del patrimonio, ma anche dal punto di vista dello sviluppo turistico sostenibile”.
Un primo passo verso il riconoscimento del valore dei parchi geominerari in Italia. Expo 2015 segna quindi una data a suo modo storica anche per il comprensorio metallifero e apre le porte anche in Italia a una speranza: che il geoturismo possa diventare un concreto modello di sviluppo dell aree geominerarie dismesse, come avviene nel resto d’Europa.