FIRENZE – Dal porto di Carrara alla Versilia tra depurazione e Bolkestein, dal parco di San Rossore alla cantieristica, dall’escavo dei porti al polo agroalimentare da realizzare, alla Tirrenica, sono state numerose le questioni affrontate dal presidente della Regione, Enrico Rossi, nel suo intervento alla riunione di insediamento presso il Consiglio regionale della “Commissione istituzionale per la ripresa economico-sociale della Toscana costiera”.
“Ci sono due Toscane che viaggiano a due velocità – questa la premessa del presidente Rossi – e se riusciremo a dare una maggiore dinamicità alla zona costiera, la Toscana diventerà davvero più forte. Del resto noi avremo un occhio di riguardo per le aree più deboli”.
Dopo aver precisato di condividere nella forma e nella sostanza la relazione del presidente della Commissione, il consigliere Antonio Mazzeo, Rossi è passato ad esaminare alcuni nodi problematici, a partire dalla situazione della provincia apuana.
“Circa la richiesta che arriva da Marina di Carrara – ha precisato – di collegare il porto a quelli di Livorno e Piombino, al momento non ho un’opinione precisa, ma ascolterò le proposte di tutti i soggetti interessati. In ogni caso credo che anche quello vada ammodernato e adeguato”.
Dopo aver invitato a non cullarsi sugli allori per una stagione turistica che in Versilia è stata positiva, il presidente ha detto che rispetto alle concessioni deve essere tutelato lo straordinario patrimonio costruito fin qui, non permettendo l’ingresso delle grandi società e la speculazione sulle concessioni. Circa la possibilità di sdemanializzare le aree dove sono collocati i servizi degli stabilimenti balneari, si è detto dubbioso circa la sua efficacia stante la direttiva Bolkestein e che intende continuare ad approfondire la questione, compresa l’ipotesi di mettere a gara la rendita.
“Il porto di Viareggio così com’è – ha aggiunto – non è attrattivo eppure può essere di grande traino e dopo che siamo intervenuti per non vederlo insabbiato, mi chiedo cosa abbia Viareggio meno di Saint Tropez”. Ha poi osservato come il distretto della cantieristica mostri segnali di ripresa e ha annunciato la volontà della Regione di aumentare il numero della manifestazioni con sede a Viareggio legate a questo settore.
Rispetto al vicino Parco di San Rossore ha detto che deve trovare un proprio equilibrio di bilancio reinvestendo i propri utili senza contare sui contributi della Regione, che sta lavorando ad una riforma del sistema dei parchi.
Quando è passato alla questione del porto di Livorno, ha precisato la sua posizione circa la questione dell’escavo dei fondali fino a venti metri.
“Si possono anche stabilire tappe intermedie – ha concesso – ma il buon senso deve portarci a scelte più radicali e lungimiranti perchè tra quindici anni nessuno possa dire che non ci avevamo pensato. Si tratta di constatazioni di buon senso e non di diktat, visto che gli esperti ci dicono che a Piombino con l’escavo a venti metri abbiamo attratto grandi imprese”.
E, proprio utilizzando l’area dello scalo piombinese, la volontà è quella di favorire la costituzione di un polo per la trasformazione dell’agroalimentare a servizio della provincia di Grosseto e del sud della regione. Quanto alla Tirrenica, ha ribadito che “è necessario coprire il buco che riguarda la viabilità costiera nel tratto toscano. Sono disponibile ad esaminare le varie ipotesi, purchè la Tirrenica si faccia”.
Rispondendo infine ad una domanda circa la necessità di depurare le acque che dall’interno si riversano in Versilia, Rossi ha detto che è una questione che riguarda i Comuni e il gestore del servizio idrico e che la Regione non è più disponibile ad intervenire economicamente come ha fatto con gli impianti di ossigenazione.