CINIGIANO – «Le unioni non sono incontri semplici, è così nella vita delle persone e, tanto più, in quella delle istituzioni. Incontrarsi, infatti, e stare insieme, ha due presupposti fondamentali: ci devono essere basi comuni, storia, caratteristiche sociali e territoriali e, l’incontro deve arricchire, portare qualcosa in più ai soggetti che si uniscono. Nel nostro caso devono portare qualcosa di più ai cittadini». Così Romina Sani sindaco di Cinigiano parla dell’uscita dall’Unione dei comuni e di un «Nuovo modo di collaborare tra enti».
«La fase di riassetto delle istituzioni che stiamo vivendo impone a chi è chiamato ad amministrare una nuova intelligenza e capacità di svincolarsi da schemi passati – prosegue Sani -. Cancelliamo, dunque, la lavagna e i vecchi modelli, conservando ciò che di buono è rimasto, e proviamo a pensare forme che sfidino il futuro con altre e più flessibili forme di rappresentanza e gestione pubblica. Il progetto avviato a Cinigiano di uscita dall’Unione dei Comuni Montani Amiata Grossetana è proprio questo. Difendere le specificità del nostro territorio e il diritto di rappresentanza diretta dei cittadini e, contemporaneamente, aprire una ricerca senza vincoli, mettendo in campo idee e vedendo con chi portarle avanti».
«I matrimoni si fanno avendo punti in comune – sottolinea sani -. Noi ne abbiamo molti con Civitella Paganico e Campagnatico già oggi. L’esperienza consolidata nell’Istituto Comprensivo di Civitella Paganico ha consentito di mantenere aperti i nostri 16 plessi scolastici ed avviare una formazione ed un’offerta didattica sperimentale e di qualità come la Scuola Senza Zaino e come i progetti di educazione ambientale. Unirsi ci ha aiutato a mantenere i servizi educativi e far crescere l’offerta formativa. La tipologia agronomica delle nostre campagne è molto simile e coerente con Campagnatico e Civitella, Roccastrada. La DOCG Montecucco e la DOC Monteregio ci unisce e ci uniscono le grandi e prestigiose cantine che sono sorte. L’economia del vino è una delle caratteristiche forti che può garantire sviluppo e lavoro su cui attrarre finanziamenti e progetti europei. Unirsi favorisce una contrattazione forte nei confronti della Regione e dell’Europa. Siamo già cresciuti, insieme possiamo fare molto di più».
«Inoltre, c’è il segno d’acqua, l’Ombrone che non può essere considerato un ingombro, una difficoltà – puntualizza -. Anch’esso è ricchezza ambientale e turistica, se sapremo valorizzarlo. L’Ombrone è un nastro che lega Cinigiano con Civitella e Campagnatico. Solo una forte collaborazione che sia ponte con Grosseto e con la provincia di Siena, può consentire la nascita di adeguate azioni di difesa territoriale e di conoscenza. E poi oltre al segno d’acqua c’è il segno verde dei boschi. La Riserva Naturale di Poggio all’Olmo a Monticello Amiata rimane integrata nel contesto amiatino e può volgere lo sguardo alla Riserva di Belagaio a Roccastrada, aprendo nuove potenzialità progettuali. Ancora qualcosa di più».
«Sono solo pochi esempi che possono caratterizzare nuovi rapporti, unendo e conservando, questa volta sì, le nostre caratteristiche di Municipio. La nostra proposta è anche una sfida a tutti gli altri. Lavorare insieme non significa abitare un nuovo palazzo, nominare un nuovo presidente, replicare apparati burocratici. Le unioni non sono cartelli geografici di località. Lavorare insieme è condividere progetti, inventare nuovi servizi e strutture snelle per erogarli, essere vicini a tutti i cittadini e non allontanarsi da loro – conclude Sani -, ponendo sempre la massima attenzione alle frazioni che per le loro peculiarità valorizzano l’intero Comune».