GROSSETO – «Grave che si chiuda una testata giornalistica che contribuisce al pluralismo dell’informazione». È la reazione della Cgil ma anche del sindaco di Grosseto, Emilio Bonifazi, alla notizia della chiusura del Corriere di Maremma. «È di questi giorni – dichiara Claudio Renzetti, segretario provinciale della Cgil – la notizia che il Corriere di Maremma chiuderà i battenti il prossimo 5 ottobre. La Cgil grossetana è molto preoccupata di questa eventualità, sia perché comporterà la cassa integrazione a zero ore per cinque giornalisti della redazione grossetana, e l’interruzione dei rapporti di lavoro per molti altri collaboratori della testata, sia perché verrà a mancare una voce importante nel panorama dell’informazione locale, riducendo il pluralismo dei punti di vista».
«Il silenzio generale nel quale questa vertenza si sta consumando mette in evidenza un clima d’indifferenza che non è positivo, perché quello dell’informazione è uno dei beni più preziosi per qualunque comunità – prosegue la nota del sindacato -. Tanto più in un momento difficile come quello che il Paese e la nostra realtà stanno attraversando. La Cgil seguirà questa vicenda a Roma al Ministero e se i lavoratori lo riterranno necessario, metterà a disposizione il proprio ufficio legale. Quello che in questa vicenda non ci piace è che a fronte di 25 esuberi dichiarati dalla proprietà, poi ridotti a 18, a rimetterci sarà soprattutto la redazione grossetana, smantellata del tutto, mentre per altri 13 giornalisti delle redazioni di Siena, Arezzo, Grosseto, Viterbo, Rieti e Umbria potrebbe esserci la possibilità dei contratti di solidarietà. Ma c’è dell’altro, mentre sta di fatto chiudendo la catena dei Corrieri, il gruppo Tosinvest della famiglia Angelucci sta trattando l’acquisto del Tempo di Roma dopo aver fatto al Tribunale un’offerta da 13 milioni di euro».
«Voglio esprimere la mia solidarietà ai giornalisti del Corriere della Maremma che stanno perdendo il loro posto di lavoro, anche loro come purtroppo accaduto in passato ad altre testate – afferma il sindaco Emilio Bonifazi -. Lo smantellamento della redazione grossetana è un fatto di enorme gravità che, oltretutto, riduce il pluralismo dell’informazione nella nostra città. Oggi Grosseto subisce le scelte di un noto gruppo imprenditoriale nazionale che intende fare operazioni molto lontane da noi. Seppure le istituzioni non siano state in alcun modo avvertite e coinvolte, ho immediatamente contattato il Sottosegretario alle Comunicazioni Antonello Giacomelli perché segua la vicenda con attenzione. L’idea che 5 giornalisti finiscano in cassa integrazione a zero ore e vari collaboratori perdano comunque un sostegno economico mi addolora. Tanto più se si pensa alle condizioni nelle quali troppi giornalisti, soprattutto collaboratori, vivono ogni giorno a causa delle scelte dei vari gruppi editoriali».