MAGLIANO IN TOSCANA – «Io avrei “devastato” il parco della rimembranza di Montiano? Quel parco era indecoroso». L’assessore del comune di Grosseto Giancarlo Tei risponde alle accuse del sindaco di Magliano Diego Cinelli, che aveva accusato l’ex sindaco in merito alla gestione del parco della rimembranza.
«Se non fosse per la sua giovane età, dovrei agire in ben altro modo, ma il noviziato si paga – afferma Tei che prosegue – il parco era realizzato in pendenza, senza un adeguato sistema di raccolta della acque piovane e spesso la piccola chiesina che ospitava la lapide in ricordo delle vittime della guerra veniva invasa da acqua e fango».
«La decisione fu di spostare quella lapide in paese, vicino alle case che quei ragazzi avevano lasciato per andare a combattere battaglie che probabilmente neanche condividevano senza fare ritorno. Nessuno si oppose perché la decisione era razionale, di grande rispetto per quelle persone e forse, ma è una mia opinione – precisa Tei -, perché la situazione era diversa da quella relativa alla vendita della scuola di Maiano Lavacchio».
«Che la scuola dove vennero rinchiusi quei ragazzi fosse ubicata a distanza di alcune decine di metri da quella attuale è cosa nota, ma non v’è dubbio che in quel luogo si respira un’aria particolare (almeno per alcuni). Il monumento eretto in memoria dell’eccidio è ubicato proprio accanto all’ingresso della scuola ed è quasi un tutt’uno con la stessa. Comunque non voglio aggiungere altro a questa discussione, dal momento che già tanti hanno parlato. Ricordo solo a Cinelli che la chiesa dove sono collocate le lapidi in memoria dei trucidati dai nazi-fsacisti, venne ristrutturata dall’amministrazione comunale ch eio mi onoravo di guidare in qualità di sindaco, perché si trovava in pessimo stato di manutenzione. Sono rattristato dalla pessima caduta di stile che ha avuto il primo cittadino maglianese, al quale – conclude Tei – auguro migliori figure».